la conferenza stampa

Nuovo Decreto 1 Maggio: sostegno ai lavoratori e imprese del Sud

Il governo approva il provvedimento contenente il bonus per i lavoratori a basso reddito e gli incentivi alle aziende, mirando a riequilibrarne le disparità

Nuovo Decreto 1 Maggio: sostegno ai lavoratori e imprese del Sud

In un’epoca di crescente disuguaglianza economica, il governo italiano ha deciso di sostenere i lavoratori a basso reddito e stimolare l’occupazione, soprattutto nel Sud del paese. Con l’approvazione del nuovo “decreto del primo maggio” proposto dal Presidente Giorgia Meloni e dal Ministro Raffaele Fitto, e illustrato nella conferenza stampa di ieri a Palazzo Chigi , si apre un capitolo promettente per l’economia nazionale, con un occhio di riguardo verso le famiglie meno abbienti e le regioni più svantaggiate.

Il recente decreto-legge mira a una trasformazione strategica e unitaria delle leve di sviluppo nazionale quale passo decisivo della revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che si concentra sull’accelerazione e l’efficacia degli interventi finanziati per il ciclo 2021-2027, con un budget complessivo di 74 miliardi di euro.

 

 

Un aiuto concreto per i lavoratori

Il Consiglio dei ministri ha approvato una serie di misure volte a sostenere i lavoratori italiani, in particolare quelli con redditi più modesti. Tra queste, spicca il bonus di 100 euro che sarà erogato nel 2025 ai dipendenti con un reddito annuo inferiore ai 28mila euro. Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha delineato i contorni di questa iniziativa durante la conferenza stampa, sottolineando l’intento del governo di fornire un sostegno tangibile alle famiglie monoreddito o monogenitoriali. Questo bonus, erogato attraverso i sostituti d’imposta nel mese di gennaio, rappresenta un segnale di vicinanza alle fasce più vulnerabili della popolazione, offrendo un piccolo ma significativo aiuto in un periodo dell’anno spesso critico per le spese.

 

Rilancio del Sud e utilizzo dei fondi europei

Il decreto legge coesione, parte integrante del pacchetto di misure, si concentra in modo particolare sul rilancio del Mezzogiorno. Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha evidenziato l’importanza di questo decreto, che mira a ridurre le disuguaglianze territoriali attraverso un impiego oculato dei fondi europei. L’obiettivo è quello di trasformare questi investimenti in interventi strutturali duraturi, che possano avere un impatto reale e positivo sulla qualità della vita e sull’economia delle regioni meridionali.

 

Riforma fiscale: nuove prospettive per IRPEF e IRES

Il Governo italiano, guidato dal Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, ha posto le basi per una significativa revisione del sistema fiscale con un decreto legislativo che riforma l’imposizione sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) e delle società (IRES), in linea con la legge delega sulla riforma fiscale, che promette di modernizzare e semplificare l’attuale regime fiscale.

 

La riforma introduce cambiamenti significativi nella determinazione del reddito agrario, estendendo la disciplina a includere attività non direttamente legate allo sfruttamento del terreno, come l’idroponica. Queste attività, se svolte entro certi limiti, contribuiranno alla formazione del reddito d’impresa, mentre gli immobili utilizzati per tali colture saranno classificati come reddito dominicale.

 

Per i lavoratori dipendenti, il decreto esclude dal reddito imponibile i contributi e premi per prestazioni legate al rischio di non autosufficienza o gravi patologie. Inoltre, è prevista un’indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti con specifiche condizioni di reddito e familiari a carico, da erogarsi nel gennaio 2025.

 

Il principio di onnicomprensività diventa il criterio generale per il reddito da lavoro autonomo, con il reddito determinato dalla differenza tra le somme percepite e le spese sostenute. Il decreto conferma il principio di cassa per l’imputazione temporale dei redditi e introduce una tassazione separata per le plusvalenze da cessione di partecipazioni legate all’attività professionale.

Infine, il decreto stabilisce nuove regole per i terreni edificabili acquisiti per donazione e introduce una fase di riallineamento dei valori fiscali a quelli contabili per le società e gli enti commerciali, con l’obiettivo di armonizzare i valori e semplificare il regime fiscale. Queste misure sono accompagnate da disposizioni transitorie per garantire una transizione fluida verso il nuovo sistema.

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