Il bonus partite Iva 2021 è una nuova tranche di aiuti contenuta nel nuovo Decreto Ristori 5 il cui varo, al momento, risulta però essere molto in ritardo. L'esecutivo Conte più volte ha tenuto a precisare che la crisi di governo non avrebbe inciso sull'agenda, eppure i fatti parlano chiaro. Solo ieri è arrivato l'ok dal Parlamento allo scostamento di bilancio da 33 miliardi, in totale dall’inizio della pandemia sono stati spesi ben 165 miliardi in misure che poco hanno influito sul ristoro delle categorie colpite direttamente e indirettamente dalle retrinzioni e dalle chiusure introdotte dai vari Dpcm. Bassi ristori e ritardi continuano così a minare sempre di più la salute delle nostre aziende. E mentre la maggior parte degli italiani soffre ed è arrabbiata, la crisi della politica, cioé di coloro che dovrebbero "fare" e darci risposte, è ancora lì ferma a discutere su un Ciampolillo e un Nencini, invece di pensare al popolo. La conseguenza? Lo slittamento a fine di un gennaio di un provvedimento che molti italiani stanno aspettando: il decreto Ristori 5.
Nel nuovo decreto sono difatti presenti gli aiuti che le categorie più colpite dagli effetti covid stanno aspettando da parecchio e ci riferiamo alle partite Iva, agli autonomi, alle imprese e alle società, agli impianti sciistici, ai bar e ai ristoranti, ai collaboratori sportivi, per citarne alcune. A detta del ministro Gualtieri col nuovo provvedimento, c'è la volontà di aiutare anche chi fino ad oggi non ha ricevuto poco o nulla, compresi i professionisti. Ed ecco perché l'accesso ai nuovi ristori sarà in base ad un nuovo meccanismo che prenderà in esame l’intero fatturato dell’anno passato, in modo da poter far rientrare nei benefici anche i lavori stagionali. Ancora da vedere se la soglia da prendere a riferimento, sarà quella del 33% utilizzato finora o più alta.
Bonus partita IVA 2021: cos’è e a chi spetta, si allarga la platea
Come anticipato tra le misure che saranno introdotte dal decreto Ristori 5 c'è la nuova tranche di aiuti per le partite IVA e per i lavoratori autonomi. E visto che l'obiettivo del nuovo Dl Ristori, sarà quello di non basarsi sui codici Ateco, bensì di assicurare indennizzi a tutte le partite IVA e gli imprenditori in grado di dimostrare di aver subito un calo del fatturato a causa del blocco delle attività determinate dall’emergenza covid, la platea dei beneficiari si allargherà.
Per ottenere il bonus partiva IVA 2021 occorreranno però anche altri requisiti:
- essere in possesso della partita IVA da almeno 3 anni;
- essere in regola con i contributi INPS;
- avere un reddito inferiore a 50mila euro all’anno.
Infine, si potrà beneficiare del bonus se si dimostra di non essere beneficiari di alcun altro sostegno al reddito.
Decreto Ristori 5, ecco gli altri bonus:
Oltre al bonus partite IVA nel decreto Ristori 2021 ci sarà, come bene illustrato dalla nostra giornalista D'Amicis nell'articolo decreto Ristori 5 tutti i bonus in arrivo, anche:
- bonus stagionali del turismo e delle terme;
- bonus somministrazione operanti nel settore turismo e degli stabilimenti termali;
- bonus dipendenti stagionali non del settore turismo;
- bonus intermittenti;
- bonus autonomi.
Previsto per loro un bonus una tantum da 1000 euro, a parziale indennizzo delle perdite registrate a fonte delle nuove chiusure e limitazioni alla circolazione e alle attività con il fine di mettere un freno all’impennata della curva pandemica.