la crisi ucraina

Missili, armi, evacuazioni: dopo il G7, oggi si riunisce l’Onu

Dal vertice di ieri dei G7 a Monaco il monito: “Mosca scelga la via della diplomazia”. Intanto Francia e Germania esortano i connazionali a rientrare

Missili, armi, evacuazioni: dopo il G7, oggi si riunisce l’Onu

I sospetti, le accuse neppure velate, poi gli indizi, ora il Regno Unito parla di “prove” di un imminente attacco russo in Ucraina, mentre Mosca continua a smentire. Ma dopo il vertice del G7 di ieri a Monaco, oggi tocca al consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, convocato in emergenza al Palazzo di Vetro di New York.

Il tutto mentre il Regno Unito afferma che esistono elementi concreti che dimostrerebbero che il Cremlino sta pianificando "la più grande guerra in Europa dal 1945". Secondo il primo ministro britannico, Boris Johnson, "il piano è già iniziato": le truppe russe non avrebbero solo progettato di entrare in Ucraina da est, attraverso il Donbass, ma anche dalla Bielorussia e dall'area circostante a Kiev.

A preoccupare sono anche i primi colpi di arma da fuoco, dei quali sono rimasti vittime due soldati ucraini.

 

Esplosioni nel Donbass

Secondo l'esercito di Kiev due soldati sono rimasti uccisi nei combattimenti nel territorio separatista del Donbass. Prima di questo episodio, ad alzare la tensione erano stati i colpi di mortaio sono esplosi nei pressi dell'area dove si trovava il ministro degli interni ucraino, Denys Monastyrsky, in visita al fronte nell'est del Paese. Secondo l'Afp non ci sarebbero stati feriti. Le esplosioni si sono verificate vicino al villaggio di Novo Lugansk, sulla linea del fronte con i separatisti filo-russi.

 

Dai tentativi di dialogo al ritiro di francesi e tedeschi

Mentre a Monaco, in Germania, si svolgeva il G7, proprio il Governo di Berlino ha esortato i connazionali a fare rientro in Patria, così come la Francia. Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha invece spiegato che "L'Italia darà il massimo per favorire il dialogo". La prossima settimana il premier, Mario Draghi, sarà a Mosca con l’obiettivo di favorire un incontro tra i leader russo, Vladimir Putin, e quello ucraino, Volodymiyr Zelensky. Lo stesso Zelensky ha spiegato nelle scorse ore che l’Ucraina vuole "un calendario chiaro e realizzabile" per l'adesione alla Nato. Nello stesso tempo ha proposto un incontro con Vladimir Putin: "Non so cosa voglia il presidente russo, ecco perché suggerisco di incontrarci", ha spiegato.

 

Blinken-Lavrov, incontro il 24 febbraio

Si riunisce oggi, intanto, il consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, convocato d’urgenza, mentre cambia la data del faccia a faccia tra i responsabili della diplomazia di Usa e Russia. Antony Blinken e Sergej Lavrov si incontreranno il 24 febbraio e secondo il segretario di Stato Usa, Joe Biden è sempre pronto a incontrare Vladimir Putin, anche se l’America è sempre pronta a rispondere all'"aggressione della Russia".

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