Rincari

Caro benzina, verso taglio alle accise e rateizzazioni. Tetto al gas

Aiuti in bolletta, un tetto al prezzo del gas e possibile sforbiciata alle tasse sui carburanti: l’esecutivo lavora al nuovo decreto, in arrivo oggi

Caro benzina, verso taglio alle accise e rateizzazioni. Tetto al gas

Il prezzo del greggio, del petrolio estratto nei Mari nel Nord, sta calando e ormai da qualche giorno è sotto la soglia critica dei 100 dollari al barile. Eppure gli effetti alle pompe di benzina stentano a vedersi: qualche ribasso c’è stato rispetto al record di oltre 2,20 euro al litro per la verde, ma meno rispetto alle previsioni. Il Governo corre ai ripari e, proprio come già accaduto in altri Paesi europei come Spagna e Francia, si pensa a un taglio delle accise.

 

La “sforbiciata” di 15 centesimi

Il primo intervento immediato dovrebbe essere quello ventilato nei giorni scorsi, ossia un taglio di 15 centesimi al litro sulle accise, atteso nelle prossime ore grazie a un meccanismo anticipato dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, in Senato: “Stiamo valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti un’accisa mobile”, ha detto il responsabile del dicastero.

“Siccome c’è stato maggior gettito Iva, il maggior gettito Iva potrebbe essere usato per ridurre l’accisa corrispondentemente”. Era stato lo stesso Cingolani a parlare di “truffa epocale” sui rincari, definiti ingiustificati e che sono stati quantificati in un aumento rispettivamente del 35% e del 43% per benzina e diesel.

 

Come funziona il taglio

L’intervento non è una novità assoluta, perché vi si era fatto ricorso già nel 2008. Consiste in una riduzione del tributo fisso (cioè proprio l’accisa) applicato al costo di ogni litro di carburante. Nel caso della benzina equivale a 73 centesimi.

Questa riduzione sarebbe possibile grazie al fatto che, proprio complici gli aumenti dei prezzi dei carburanti, nelle casse dello Stato stanno finendo più proventi derivanti dall’Iva, che è pari al 22%. In pratica l’Erario sta incassando di più e può permettersi si ridurre almeno la quota delle accise. In particolare, si stima maggiori ingressi per 200 milioni di euro solo nel mese di marzo. In realtà qualcuno aveva ipotizzato anche una “Iva mobile”, cioè una riduzione dal 22% al 5% proprio dell’imposta sulla quota dei rincari.

 

Un tetto al prezzo del gas

Resta però anche la necessità di intervenire sul fronte del caro-energia e dei rincari in bolletta. Per questo lo stesso Cingolani ha ribadito l’opportunità che sia accolta una proposta italiana in sede europea, affinché si fissi in maniera temporanea un tetto al prezzo delle importazioni di metano. Al momento Bruxelles sta ipotizzando aiuti pubblici, in deroga alle norme che li vietano, per le imprese più colpite, insieme a una tassazione degli extraprofitti realizzati dalle compagnie energetiche con gli aumenti delle materie prime. Questo permetterebbe una riduzione del peso delle bollette, per le quali però sono in arrivo altri interventi a livello nazionale.

 

Nuovi aiuti per le bollette

Per calmierare i costi, si sta pensando di prorogare la possibilità di rateizzazione delle bollette, allargando la platea dei possibili beneficiari, pur senza ricorrere a nuovo deficit. L’intervento potrebbe riguardare sia famiglie che imprese.

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