la guerra “sporca”

Cosa sono le armi al fosforo bianco. Perché sono vietate: gli effetti

Il sindaco di Irpin accusa Mosca di crimini di guerra per il ricorso alle armi vietate dalla Convenzione di Ginevra. Cosa sono e cosa provocano sul corpo

Cosa sono le armi al fosforo bianco. Perché sono vietate: gli effetti

"La Russia ha usato bombe al fosforo bianco a Hostomel e Irpin". Così il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, citato da The Kyiv Independent. Il primo cittadino della città che si trova a circa 70 chilometri di Kiev ha confermato una precedente accusa, analoga, del vice capo della polizia della capitale ha diffuso un video, che si aveva riferito dell’impiego di armi al fosforo contro la città di Kramatorsk, nell'est del Paese.

Ma cosa sono le bombe al fosforo? Perché sono bandite?

 

Cosa sono le armi al fosforo bianco

Pur non essendo espressamente elencate tra le armi chimiche (bensì tra quelle incendiarie), sono state vietate dalla Convenzione di Ginevra del 1980 in quanto molto dannose per la salute, in caso di ingestione e inalazione dei gas che sprigionano.

 

Come funzionano

Il fosforo bianco per sua natura è solido e ha la caratteristica di prendere fuoco facilmente, al solo contatto con l'aria. Per questo di norma viene conservato sotto azoto o sott'acqua. La reazione con l'ossigeno nell'aria innesca il rilascio di calore e anidride fosforica, che a sua volta reagisce con i composti contenenti acqua (come i tessuti dell'organismo umano) sprigionando acido fosforico. Questo processo causa disidratazione, necrosi fino alle ossa e distruzione del tessuto che viene colpito.

Ma anche l'inalazione dei vapori tossici rilasciati da ordigni al fosforo bianco è dannosa per la salute umana.

 

Il divieto nelle convenzioni internazionali

Per questi motivi l’uso di fosforo bianco è vietato dalle convenzioni internazionali. Il Protocollo III (articolo 2) della Convenzione sulle armi convenzionali ne vieta l'utilizzo "in qualsiasi circostanza" sulla "popolazione civile in quanto tale, i civili isolati o beni di carattere civile". Inoltro "è vietato in qualsiasi circostanza attaccare con armi incendiarie lanciate da un aeromobile un obiettivo militare sito all'interno di una concentrazione di civili". La Russia ha aderito all’intera convenzione il 10 giugno 1982, quindi ha accettato il divieto di utilizzo.

 

Chi le ha usate: dalla Russia agli Usa, da Israele al Regno Unito

Tuttavia talvolta viene ancora usato per necessità di illuminazione, o per mettere in salvo le proprie truppe, creando una cortina fumogena che permetta la ritirata o fermi il nemico. È accaduto, ad esempio, che ne facessero uso i britannici durante la Seconda Guerra mondiale (chiamandolo le bombe “Willy Pete”), o gli stessi Stati Uniti in Vietnam e anche in Iraq nel 2004, da parte della 1° forza di spedizione Usa nella sanguinosa battaglia di Fallujah, come riferito alla rivista Field Artillery: "Il fosforo bianco si è rivelato essere una munizione efficace e polivalente. Noi l'abbiamo utilizzato (…) più tardi durante i combattimenti, come una potente arma psicologica contro gli insorti nelle trincee e nei tunnels quando non potevamo agire con munizioni esplosive. Erano missioni ‘Colpisci e brucia’ contro gli insorti, con utilizzo di fosforo bianco per stanarli e di munizioni esplosive per eliminarli”. Anche la Russia ne ha fatto ricorso contro in Cecenia così come Israele contro gli insorti di Gaza, in occasione della cosiddetta “operazione piombo fuso” del 2006.

D’altro canto Israele – come gli Stati Uniti – non ha firmato il Protocollo III.

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