tentativi di tregua

Tutte gli sforzi per la pace: oggi summit Nato, colloquio Usa-Russia

Ieri, per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, telefonata tra Washington e Mosca. Oggi summit dei membri dell’Alleanza atlantica

Tutte gli sforzi per la pace: oggi summit Nato, colloquio Usa-Russia

Nelle ultime ore si sono intensificati gli sforzi diplomatici internazionali per giungere a una pace o quantomeno un “cessate il fuoco”. Per la prima volta dall’invasione russa in Ucraina, nelle scorse ore il capo del Pentagono, Austin, ha parlato telefonicamente con l’omologo russo, esortando una tregua e una interruzione dell’azione militare in Ucraina.

Intanto oggi a Berlino è in programma una riunione Nato dei ministri degli Esteri.

Ma sull’ingresso della Finlandia e della Svezia nell’Alleanza atlantica è arrivato nelle scorse ore lo stop da parte del governo di Ankara. Il presidente della Turchia – che è anche il secondo maggiore Stato membro in quanto ad apparato militare – ha dato un “giudizio positivo” a questa probabilità, che potrebbe rappresentare un ostacolo per l’adesione dei due Paesi scandinavi. L’allargamento a nuovi membri, infatti, necessità dell’unanimità di coloro che già ne fanno parte.

Nelle scorse settimane anche dalla Croazia era giunto un freno alla possibilità di ingresso di Helsinki e Stoccolma nella Nato.

Intanto proseguono i tentativi di mediazione tra Mosca e Kiev, nonostante arrivino diverse puntualizzazioni, sia da parte ucraina che da parte di altri Paesi.

 

Berlino su un possibile accordo di pace

Proprio alla vigilia del summit della Nato nella capitale della Germania, dal cancelliere tedesco Olaf Sholz sono arrivate dichiarazioni su un possibile accordo di pace: "Non accetteremo alcuna pace imposta all'Ucraina", ha detto Scholz alla manifestazione elettorale del Partito socialdemocratico nel Nord Reno-Vestfalia, che si è tenuta prima delle elezioni nel Land. Secondo Scholz la pace sarà impossibile nel caso di annessione russa di una parte dei territori ucraini.

 

Zelensky e il rischio di carestia alimentare

Nel frattempo dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato un nuovo videomessaggio, nel quale sottolinea i rischi di carestia per il blocco dei porti ucraini che – dice - possono "provocare una crisi alimentare su larga scala". "I russi stanno minacciando apertamente il mondo che ci sarà carestia in decine di paesi - afferma Zelensky -. E quali potrebbero essere le conseguenze di una simile carestia? A quale instabilità politica e flussi migratori questo porterà? Quanto si dovrà spendere allora per superarne le conseguenze? Queste sono le domande a cui devono rispondere coloro che stanno ritardando le sanzioni alla Russia o stanno cercando di rinviare gli aiuti all’Ucraina".

 

Stop alle forniture di energia elettrica russa alla Finlandia, da oggi

Intanto proprio da oggi la Russia sospende le forniture di elettricità alla Finlandia, come annunciato dalla compagnia che eroga il servizio, Rao Nordic Oy, a causa di bollette non pagate dal 6 maggio. "Siamo quindi obbligati a sospendere l'importazione di energia elettrica dal 14 maggio", ha spiegato la utility russa Inter Rao. Ma la Fingrid, la società di rete finlandese, ha sottolineato che "non vi è alcuna minaccia per l'adeguatezza dell'energia elettrica in Finlandia", perché l'energia elettrica proveniente da Mosca costituisce circa il 10% del consumo totale della Finlandia. "Le importazioni mancanti possono essere rimpiazzate sul mercato importando più elettricità dalla Svezia e in parte anche attraverso una maggiore produzione domestica", ha spiegato Fingrid.

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