armi negli Usa

Usa, primo sì del Senato sulla stretta alle armi, la proposta di legge

L’annuncio da parte della dirigenza dell’istituto dove sono morti due insegnanti e 19 alunni. Intanto primo via libera procedurale a un testo bipartisan

Usa, primo sì del Senato sulla stretta alle armi, la proposta di legge

Da Capitol Hill è arrivato un primo via libera a una proposta di legge che mira a ridurre la circolazione e l’accesso alle armi negli Stati Uniti.

A proporre il testo è stato un gruppo di senatori bipartisan, dunque anche con l’appoggio di alcuni repubblicani.

Il documento ha ottenuto 64 voti a favore e 34 contrari, dunque è stato approvato con un primo via libera procedurale. Entro sabato è attesa l’approvazione definitiva della proposta, che potrà così passare al vaglio della Camera.

Si tratta di una prima iniziativa che arriva dopo le sparatorie nella scuola di Uvalde, in Texas, e a Buffalo. Proprio l’istituto scolastico texano, intanto, sarà demolito. A farlo sapere è stata la dirigenza della Robb Elementary School, dove un giovane ha ucciso due insegnanti e 19 alunni.

 

Cosa prevede la proposta di legge

Se approvata, la proposta di legge sarebbe la prima riforma importante dal 1994, quando lo stesso presidente americano, Joe Biden, sottoscrisse un provvedimento di limitazione all’accesso alle armi, poi decaduto dopo 10 anni.

In questo caso sarebbero previsti un rafforzamento dei controlli di background sugli acquirenti di armi al di sotto dei 21 anni; fondi per la salute mentale e la sicurezza delle scuole; incentivi per gli Stati che adottato le cosiddette Red-flag laws, cioè leggi che consentono di togliere le armi alle persone segnalate come pericolose per sé o per gli altri.

Le armi sarebbero vietate anche per i partner coinvolti in abusi domestici.

 

Il timore di un annullamento da parte della Corte Suprema

Ma se la notizia della proposta bipartisan rincuora molti sostenitori della necessità di un intervento sui criteri di possesso delle armi, preoccupa anche un possibile pronunciamento da parte della Corte Suprema statunitense.

Secondo il Washington Post sarebbe pronta a emettere una sentenza che potrebbe abolire le restrizioni già in vigore sul possesso d’armi a New York. Se così fosse, il rischio è quello di un effetto a catena, che potrebbe interessare anche altri Stati che hanno adottato provvedimenti restrittivi. Si tratterebbe di altri 12 Stati del Paese, tra i quali la California, il New Jersey, il Maryland, le Hawaii e il Massachusetts.

La Corte si pronuncerà su un ricorso contro la normativa decisa dall’Amministrazione della Grande Mela, che ha deciso di concedere il porto d’armi solo a chi dimostra alle autorità di averne effettivo bisogno. La decisione si aspetta al più tardi ai primi di luglio, ma già a novembre, quando è iniziata la discussione, la maggior parte dei giudici della Corte, a maggioranza conservatrice, avevano lasciato intendere posizioni vicine al secondo emendamento americano che prevede il diritto ad armarsi anche fuori casa.

 

 

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