Il vertice in Germania

G7, il giorno di Zelensky. Prove d’intesa sul “price cap” energetico

Il premier, Mario Draghi, torna sulla proposta che è appena stata “rinviata” dall’Ue a ottobre e trova sostegno nel presidente americano, Joe Biden

G7, il giorno di Zelensky. Prove d’intesa sul “price cap” energetico

È il giorno di Volodymyr Zelensky oggi nel castello di Elmau, sulle Alpi bavaresi, dove il padrone di casa, il cancelliere Olaf Scholz, ieri ha accolto i grandi della Terra e ha avviato i lavori.

I temi centrali restano le conseguenze della guerra in Ucraina, sia dal punto di vista energetico che alimentare, con le crisi del gas e del grano.

Come previsto, il presidente statunitense, Joe Biden, spinge per l’approvazione di un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, che riguardi il petrolio, ma apre anche alla proposta italiana di un “price cap”, un tetto al costo del gas. In questo il premier, Mario Draghi, che si è dovuto accontentare di uno slittamento a ottobre di una possibile decisione a livello europeo, ha incassato il sostegno del capo della Casa Bianca.

 

Biden, Draghi e il “price cap”

L’idea di un prezzo massimo per l’energia è stata cavalcata anche in occasione del recente Consiglio europeo dal premier Draghi, che però ha incassato per un rinvio a ottobre. Chi, invece, è intenzionato a percorrere questa strada è il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, con la sua proposta di tetto al prezzo del petrolio: l’idea è di pagarlo meno tutti, grazie al “price cap”, in modo da calmierare i prezzi. "Anche quando i prezzi dell'energia scenderanno – è tornato a ribadire Draghi - non è pensabile tornare ad avere la stessa dipendenza della Russia che avevamo. Dobbiamo eliminare per sempre la nostra dipendenza della Russia. "Dobbiamo evitare gli errori commessi dopo la crisi del 2008: la crisi energetica non deve produrre un ritorno del populismo".

 

Colpire petrolio e oro

Intanto, mentre fonti europee riferiscono che i leader del Vecchio Continente “frenano” su un sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca (che colpisca il petrolio, come vorrebbe Washington), la Francia si è detta favorevole a un prezzo massimo del petrolio a livello di "Paesi produttori", insieme alla Germania. Come spiegato dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si lavora a "un meccanismo tecnico" che avrebbe "l'effetto" di porre un tetto al prezzo del petrolio russo, usando come leva "i servizi relativi al petrolio, come trasporto e assicurazioni". L’altro fronte, invece, è quello dell’oro con un piano per colpire questo bene rifugio, caro in particolare gli oligarchi russi.

Ma intanto oggi occhi puntanti sull’intervento del leader di Kiev.

 

Il giorno di Zelensky al G7

È l’appuntamento più atteso della giornata, quello del discorso di Volodymyr Zelensky davanti ai “potenti” del Pianeta, a cui fa seguito anche un’altra novità: la presenza, come ospiti d’eccezione, dei leader di India, Indonesia, Sudafrica, Senegal e Argentina, invitati da Scholz per dialogare su temi come sicurezza alimentare globale e uguaglianza di genere.

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