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Siccità, nuova giornata di caldo. Oggi il commissario straordinario

Il governo ha deciso di nominare una figura che si occupi dell’emergenza, gestira una squadra di 30 persone per la pandemia da Covid. Nomina e compiti

Siccità, nuova giornata di caldo. Oggi il commissario straordinario

Il caldo non dà tregua e i dopo i record delle scorse, si annunciano ancora ore di temperature elevate, almeno fino a martedì 5 luglio. Già da oggi, però, dovrebbe arrivare la nomina di un Commissario, da parte del Governo, che dovrà gestire la crisi idrica.

Intanto, sono pronte le dichiarazioni di stato di emergenza per le Regioni in difficoltà che ne faranno richiesta.

 

La nomina del Commissario e i suoi compiti

Il decreto legge potrebbe arrivare fin da queste ore e permetterà di gestire la crisi idrica che si è creata a causa della siccità, che sta colpendo l’Italia e della quale nei giorni scorsi si è interessata anche la Cnn, parlando di “situazione grave che non si verificava da decenni”.

Le conseguenze sono pesanti soprattutto per l’agricoltura, che ha necessità di acqua per le coltivazioni, ma anche il settore industriale e civile potrebbero avere ripercussioni. Il Governo sta lavorando a una serie di misure per rispondere all’emergenza.

In particolare si stanno individuando venti “interventi prioritari” da realizzare entro e non oltre il 2024. A gestire la situazione, però, dovrebbe essere un Commissario straordinari, su modello di quello nominato per la pandemia da Covid, che dovrebbe essere scelto in giornata per restare in carica fino al 31 dicembre 2024.

 

La squadra per gestire l’emergenza

Se non sarà una struttura commissariale come quella creata per la gestione Covid poco ci mancherà. Secondo quanto emerso finora, dovrebbe essere istituito un team di specialisti, composto da 30 persone circa, coordinate dal Commissario straordinario. L’obiettivo è di mettere in pratica azioni concrete nel minor tempo possibile, soprattutto per potenziare la rete idrica, adeguarla e mettere mano alle disfunzioni esistenti, come la perdita di circa il 30% dell’acqua trasportata dalle reti spesso vetuste e da ristrutturare.

 

Verso il razionamento

Un altro livello di azione riguarda, invece, il sempre più probabile razionamento dei consumi idrici e l’eliminazione degli sprechi. Secondo le indiscrezioni, il Commissario potrà operare con ordinanze "in deroga a ogni disposizione di legge escluse quella penale, le leggi antimafia, il codice dei beni culturali e i vincoli legati all'appartenenza alla Ue", come si legge nella bozza del decreto.

Intanto, sempre per oggi è attesa la dichiarazione ufficiale dello stato d'emergenza nazionale per le Regioni che ne hanno fatto richiesta, cioè Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Nei prossimi giorni, invece, dovrebbe arrivare la firma a un decreto legge che prevede anche lo stanziamento di risorse finanziarie da destinare ai settori economici più colpiti dalla siccità, come l’agricoltura. Anche i fondi del Pnrr, con tempi più dilatati, potranno servire per interventi a medio e lungo termine.

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