Il futuro dell’esecutivo

Governo, ore decisive. Oggi il faccia a faccia tra Draghi e Conte

Sul tavolo anche la fiducia al dl Aiuti. In corso il Consiglio nazionale dei 5Stelle. Come si regolerà l’ex premier con l’ala più ribelle del Movimento?

Governo, ore decisive. Oggi il faccia a faccia tra Draghi e Conte

I problemi in casa per Mario Draghi restano sul tavolo. Dopo l’incontro ad Ankara con il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, il premier ritrova a Roma le tensioni che agitano la sua maggioranza da parecchi giorni. Ad animarle ancora il Movimento Cinque Stelle, sul piede di guerra per il ridimensionamento del Superbonus del 110 per cento, per la realizzazione del termovalorizzatore di Roma e, nelle ultime, ore anche sulla possibilità che il governo decida di porre la fiducia al decreto Aiuti.

 

C’è, dunque, come è facile immaginare, molta attesa per l’incontro di oggi tra Draghi e il leader pentastellato, Giuseppe Conte. Un faccia a faccia che doveva tenersi già lunedì ma che poi è stato rinviato per via della immane tragedia della Marmolada. Prima del vertice è fissato il Consiglio nazionale del Movimento, mentre in serata dovrebbe svolgersi la riunione congiunta dei parlamentari grillini. Il leader Cinque Stelle è arrivato da pochi minuti nella sede del partito, l’assemblea deciderà la linea in vista dell'incontro con il presidente del Consiglio. In ogni caso, è improbabile che Conte decida di staccare la spina e uscire dalla coalizione in un momento così difficile per il Paese. Qualora decidesse di farlo non ci sono dubbi che la responsabilità politica sarebbe di peso, ma anche le conseguenze non si farebbero attendere. C’è da credere che, seppure una simile mossa riuscisse ad accontentare l’ala più ribelle del partito, resterebbe lo scontento di quella governista che, chissà, potrebbe anche decidere a sua volta di seguire il fuoriuscito Luigi Di Maio. Insomma, Conte è in mezzo al guado anche se in questa situazione molto rischiosa ci si è messo da solo.

 

Una questione dirimente è adesso la fiducia sul dl Aiuti che prevede sostegni per imprese e famiglie per ulteriori 23 miliardi di euro. Il provvedimento ha tempi molto stretti e dovrebbe essere approvato dalle due Camere entro il 16 luglio.  Finora il governo ha scelto di non blindarlo, lasciando aperto il dialogo e la possibilità di presentare emendamenti. Ma i nodi cruciali, come dicevamo il Superbonus e il nuovo impianto di termovalorizzazione di Roma, stanno bloccando ogni trattativa tra Palazzo Chigi e i gruppi parlamentari dei 5S. La palla è in mano a Conte e dall’esito del Consiglio nazionale in corso dipenderanno i prossimi passi dell’ex avvocato del popolo. Ore frenetiche e difficili per il Movimento che in Aula è alquanto isolato sulle proposte emendative al testo in discussione. D’altra parte se la battaglia parlamentare dovesse prolungarsi le possibilità di approvare il Dl Aiuti entro metà luglio si farebbe sempre più lontana. 

 

Intanto oggi Conte, prima di entrare nella sede del Movimento in via di Campo Marzio, non ha voluto parlare e non ha rilasciato dichiarazioni. L'ex premier ha dribblato le domande dei cronisti. Il Consiglio nazionale si terrà in parte in presenza ma anche in remoto, attraverso la piattaforma Zoom. Sono ore decisive. Vedremo quale sarà il percorso che seguiranno e cosa proporranno a Draghi. E, ovviamente, cosa quest’ultimo sarà disposto ad accettare. 

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