CRISI DI GOVERNO

Draghi da Mattarella “per le sue determinazioni”. Elezioni e reazioni

Un lungo applauso ha accolto questa mattina Mario Draghi alla Camera, il premier: “Grazie di tutto” e sale al Colle. Seduta sospesa fino alle ore 12

Draghi da Mattarella “per le sue determinazioni”. Elezioni e reazioni

Alla fine di una delle giornate più lunghe della legislatura, la fiducia è arrivata, ma con soli 95 “sì” alla risoluzione presentata dal senatore Pierferdinando Casini. Troppo pochi, per questo oggi il premier, Mario Draghi, presente alla Camera, ha annunciato di voler chiedere una sospensione della seduta per potersi recare al Quirinale, per presentare le sue "determinazioni". Se questa volta il capo dello Stato, Sergio Mattarella, le accetterà si profila un voto anticipato al 2 ottobre su cui sono già arrivate le reazioni.

I commenti delle forze politiche.

 

Letta: “Un giorno di follia”

Per il segretario del Pd, Enrico Letta, quella di ieri è stata una giornata di “follia”, " in cui "il Parlamento ha deciso di mettersi contro l'Italia". "Noi abbiamo messo tutto l'impegno possibile per evitare tutto questo e sostenere il governo Draghi. Gli italiani dimostreranno nelle urne di essere più saggi dei loro rappresentanti", ha aggiunto il leader dei dem. Sicuramente le ultime ore hanno segnato la fine del “campo largo”, come chiarito da Cesare Damiano, ex ministro e attualmente consulente al ministero del Lavoro guidato da Andrea Orlando: "Letta giustamente ha messo insieme Fi, Lega e M5s. Mi pare che quest'idea del campo largo sia definitivamente tramontata”. Per Damiano "siamo di fronte a una commedia dell'assurdo. A pagarne il prezzo saranno ancora una volta i più deboli: possiamo dire addio al salario minimo, al cuneo fiscale, ad una discussione sulla riforma necessaria delle pensioni per ridare flessibilità al sistema. E anche a risorse del Pnrr che servivano per sostenere imprese maggiormente colpite. È un colpo mortale al Paese reale".

"Abbiamo fatto il possibile" per evitare l'epilogo peggiore di una giornata "drammatica", commenta a caldo il Pd, mentre Luigi Di Maio parla di "pagina nera per l'Italia", la politica "ha fallito". Ora Enrico Letta prevede che "si andrà a elezioni rapidamente", secondo una tempistica dettata dal Quirinale.

 

Da Renzi a Calenda

"Quando un Paese si permette di sfiduciare Mario Draghi è evidente che qualcosa non ha funzionato. Draghi dobbiamo solo ringraziarlo: io sono orgoglioso di aver lavorato per Draghi e oggi penso che abbia vinto il populismo e Putin, non l'Italia. Le conseguenze di non avere un leader con Draghi le vedremo: il primo colpevole è Conte che ha aperto la crisi, il secondo Salvini che l`ha portata a termine", ha commentato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Ancora più duro il segretario di Azione, Carlo Calenda: "Sarà un caso, ma il governo più serio e atlantista della storia recente viene mandato a casa da tutti quelli che hanno sostenuto posizioni filoputiniane. Sarà un caso", ha twittato Calenda postando le foto di Conte e Berlusconi in compagnia del presidente russo Putin e del leader della Lega Salvini con indosso la nota maglietta con il ritratto del leader di Mosca.

 

Gelmini: addio a Forza Italia dopo 25 anni

Ma la reazione che fa più rumore è l’addio della Ministra Maria Stella Gelmini a Forza Italia, dopo 25 anni, a causa della non partecipazione al voto di fiducia in Senato da parte di Lega e Forza Italia. Quest’ultima, secondo Gelmini, ha definitivamente voltato le spalle agli italiani e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini". Fa discutere anche lo scambio tra Gelmini e la senatrice Licia Ronzulli, fedelissima di Berlusconi: "Contenta, ora che hai mandato a casa il governo?". Dura e diretta la risposta: "Vai a piangere da un'altra parte e prenditi lo Xanax".

 

I commenti di Conte e Salvini

Dal canto suo Giuseppe Conte prima ha criticato “l’atteggiamento sprezzante" di Draghi, poi in serata commenta: "Siamo stati messi alla porta”. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, invece ha commentato: "Draghi e l'Italia sono state vittime, da giorni, della follia dei 5 Stelle e dei giochini di potere del Pd. L'intero centrodestra era disponibile a proseguire senza i grillini, con Draghi a Palazzo Chigi e con un governo nuovo e più forte. Il Pd ha fatto saltare tutto", ha spiegato il leader del Carroccio.

 

Meloni: “Giornata complessa, se faccia la volontà dei cittadini”

"Mi ricordo quando tutti mi guardavano dall'alto in basso perché non capivo niente di politica, che stavamo tornando in una fogna. Dopo un anno si è visto chi capisce le dinamiche della nostra democrazia". Così Giorgia Meloni ieri sera appena arrivata alla festa organizzata dalla federazione romana di Fratelli d’Italia, a piazza Vittorio Emanuele II. "Arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani", scrive su Facebook commentando il discorso dai banchi del presidente del Consiglio, poi dal palco afferma: "Nelle democrazie occidentali la volontà dei cittadini si manifesta con un voto libero e segreto, le parate le fanno nei regimi", concludendo: "La storia ci ha dato ragione".

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