I candidati di centrodestra

Candidature al rush finale: tra ingerenze russe, quote rosa e attacchi

Nel centrodestra si vive un clima diverso a seconda del partito: in FI c’è aria di burrasca, nella Lega è corsa a smentire rapporti russi, FdI tira dritto

Candidature al rush finale: tra ingerenze russe, quote rosa e attacchi

E così anche Matteo Salvini e la Lega hanno reso nota la lista dei nomi dei candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Compatti e sereni, in attesa della pubblicazione dei nomi da parte della Meloni e di Berlusconi. «Tutto alla grande» dunque per il leader del Carroccio, se non fosse che quelle ombre russe, di cui si è parlato tanto ieri, comincino ad essere un po’ ingombranti, specie dopo le ingerenze dell'ex vicepresidente russo Dmitrij Medvedev sulle elezioni e le continue accuse del Pd al centrodestra "amico di Putin". 

 

"Se un altro Paese comincia a dire a noi italiani per chi dobbiamo votare, il primo dovere è dire 'fatti gli affari tuoi'. Inoltre dire Russia in questo momento significa parlare di gas e di energia. Il prezzo del gas prima di questa crisi era 40 euro a megawattora, adesso siamo a 250 euro. Dobbiamo riuscire a ottenere il tetto sul prezzo del gas e mi preoccupa su questo il silenzio e la timidezza di Conte e Salvini". A dirlo il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, leader di Impegno civico, a 'Controcorrente’, chiedendo anche il voto per una commissione d'inchiesta, per vedere chi sia collegato con Mosca, perché questo è un problema di sicurezza energetica dell'Italia. L'ambasciata di Mosca a Roma voleva pagare il viaggio a Salvini, e da Mosca hanno detto bravo a Conte perché con il suo partito, che io ho lasciato, stava sostenendo una risoluzione sull'Ucraina che era più favorevole alla Russia. 

 

Alle accuse, Salvini aveva risposto già ieri in mattina dicendo: “Non vado in Russia da anni e non ho contatti. La Russia non influirà minimamente sul voto”, peccato che nel frattempo la relazione del Copasir, abbia puntualizzato tutt’altra situazione: "Attenzione alla minaccia russa, chiedere conto di rapporti con i politici". 

 

Lega tra riconferme e semi-novità

Ma al netto delle ingerenze russe, continua il lavoro sulle liste da parte dei partiti. E dopo il Pd, il M5S, ieri è toccato alla Lega ufficializzare l’elenco dei nomi dei candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Il Carroccio, come aveva già annunciato Salvini, riconferma tutta la squadra di governo in blocco e sceglie delle facce nuove, o quasi, provenienti dai territori come Simonetta Matone, nel Lazio, e Andrea Paganella, fedelissimo di Salvini. Poi ci sarà l’ever green Umberto Bossi nella sua Varese, per la Camera, il ministro Giorgetti a Sondrio mentre il capogruppo Molinari ad Alessandria, i vicesegretari Fontana e Crippa a Verona e Seregno. 

 

Forza Italia intoppo quote rosa

Si respira, invece, aria di tensione e turbolenza a Villa Certosa. I nomi delle liste di FI non sono stati ancora definiti a causa della proporzione tra i generi di 60 e 40% per la quota proporzionale. In Forza Italia la presenza femminile è stata sempre molto abbondante, ma mai come adesso, le cosiddette quote rose stanno dando vita ad una frenetica battaglia tra i diversi esponenti del partito. E così anche un Silvio Berlusconi, in assetto da elezione e in grandissima forma, ha delle grandi difficoltà anche nel tentativo di salvaguardare gli storici rappresentanti di partito, amici personali ivi compresi. 

Da qui si capisce perché la candidatura di Maurizio Gasparri, sia ancora in bilico mentre sarebbero confermate quelle di Stefania Prestigiacomo e Gianfranco Miccichè. La Bernini dovrebbe essere capolista insieme anche alla Ronzulli, mentre si attende un ruolo per Fascina, compagna di Berlusconi. Elisabetta Casellati, presidente del Senato dimissionaria, sarà all’uninominale in Senato per la Basilicata. La coalizione di centro-destra avrebbe scelto di schierare la seconda carica dello Stato, per dare una mano al partito.

Dunque i nodi sulle candidature di Forza Italia sono ancora molti, ma questi dovranno essere sciolti per forza di cose entro al massimo lunedì 22 agosto. Oggi i vertici del partito voleranno da Villa Certosa a Padova, per i funerali di Niccolò Ghedini e poi a Roma, per il rush finale.

 

FdI, Meloni tira dritto

"Scredita l'Italia", così in casa di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni si difende dagli attacchi del segretario dem Enrico Letta (coinvolto ieri anche nell'esplosione in seno al Pd romano del caso Ruberti, il capo di gabinetto del sindaco Gualtieri che in un video si è lasciato andare a pesanti minacce e che ha portato alle sue dimissioni e al ritiro della candidatura dell'ormai ex assessore regionale Francesco De Angelis) che alla Cnn avverte del pericolo di deriva democratica non solo in Italia ma in tutta Europa, qualora dovesse vincere FdI. Ma lei tira dritto e in questa sua corsa che punta verso Palazzo Chigi e alla storia, come prima donna premier in Italia, dà per certa la candidatura di Raffaele Fitto, in Puglia. Confermati anche gli altri volti noti come: gli ex ministri Giulio Tremonti e Giulio Terzi di Sant’Agata, Maurizio Leo, responsabile del dipartimento economico del partito, l'ambasciatore Stefano Pontecorvo. E i giovani come Chiara Colosimo. Riconfermati anche tutti gli uscenti.

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