
Il nuovo prezzo del gas spaventa l'Europa. Alla borsa di Amsterdam, in Olanda, dove viene contrattato, ha toccato la soglia record di 286 euro a MWh, la più alta finora mai raggiunta.
Tanto è bastato a far scattare l'allarme.
Prezzo del gas alle stelle
Il costo del gas, complice la guerra in Ucraina e le restrizioni alle importazioni dalla Russia, continua a volare e sulla piazza di Amsterdam ha infranto la soglia dei 286 euro al MWH, arrivando precisamente a 286,38 euro.
Ma la prospettiva è che la corsa al rialzo non sia ancora terminata. Una eventuale nuova sospensione alle forniture dalla Russia, infatti, potrebbe spingere i Governi a razionamenti nelle erogazioni.
Si teme che le riserve a disposizione dei vari Paesi europei possanno, infatti, non essere sufficienti per affrontare il prossimo autunno-inverno.
I due Stati più esposti da questo punto di vista, in quanto maggiormente dipendenti dalla Russia, sono Italia e Germania.
L'impatto sul Pil e l'economia generale
Il rincaro del gas non avrebbe (e non ha) solo effetti negativi sulle bollette degli utenti e delle aziende, ma sull'economia generale. Si stima che, senza interventi che prevedano una riduzione dei consumi, il Pil dell'intera eurozona possa subire una contrazione dell'1,7%, con effetti fino al 2,5% per Italia e Germania.
Un piano di razionamenti, invece, potrebbe contenere la riduzione del Prodotto interno lordo a livello europeo dell'1,1%.
A fornire le previsioni sono stati tre economisti del Meccanismo europeo di stabilità, il cosidetto Mes, ossia Angela Capolongo, Michael Kuhl e Vlad Skovorodov.
Eni scopre un nuovo giacimento a Cipro
In un panorama così preoccupante, però, è arrivata anche una buona notizia. Eni ha scoperto un nuovo giacimento, proprio di gas, al largo dell'isola di Cipro.
A farlo sapere è stata la stessa compagnia. Si tratta di un pozzo la cui identificazione è stata definita "importante". Si chiama "Cronos-1" e si trova a circa 160 chilometri al largo di Cipro, a una profondità di oltre 2.200 metri.
Al largo dell'isola Eni è già presente da tempo con la propria divisione Eni Cyprus, che detiene una quota del 50%, mentre TotalEnergies è proprietaria del restante 50%.
Il pozzo Cronos-1, come si legge in una nota ufficiale, è il quarto perforato da Eni Cyprus e il secondo nel Blocco 6, dopo la scoperta a gas di Calypso-1, 4 anni fa.
Eni: "Nuovo gas per l'Europa"
Come spiega Eni, "la scoperta di Cronos-1 crea le condizioni per portare a sviluppo ulteriori potenziali volumi di gas nella regione e rappresenta una delle azioni conseguite da Eni a supporto della fornitura di ulteriore gas all'Europa".