Gaza: il pressing di Biden su Netanyahu per il cessate il fuoco
Netanyahu al Congresso USA tra divisioni, proteste e assenze di peso
Il discorso di Biden: il ritiro in nome della difesa della democrazia
Il trasferimento nel castello scozzese di Balmoral, dove è avvenuto il decesso della Regina Elisabetta II, ha portato a modificare il normale protocollo previsto in caso di scomparsa della Sovrana.
Il trasferimento della salma a Londra, infatti, non avverrà prima del 14 settembre e sarà solo dopo una lunga camera ardente di 4 giorni.
Dal "London Bridge" e "Unicorn"
Se la Regina fosse scomparsa a Londra, nella residenza di Buckingham Palace, sarebbe scattata quella che ormai è nota come "Operazione London Bridge". Ma dal momento che la Sovrana si era trasferita da qualche giorno nel castello di Baltimore, in Scozia, ora si fa riferimento all'Operazione "Unicorn", di cui già nel 2017 erano stati svelati alcuni particolari.
Cosa prevede adesso il protocollo
Intanto sono previsti 10 giorni di lutto nazionale, che comunque sarebbero scattati anche in caso di morte a Londra. Secondo i dettagli emersi nel 2019 (ma mai confermati ufficialmente), la salma dovrebbe essere esposta ora all'Holyrood Palace e successivamente alla Cattedrale di St. Giles.
In seguito è previsto che sia riportata a Londra per i funerali a Westminster Abbey, il 18 o 19 settembre (il Guardian indica il 19 settembre, che comunque sarebbe festivo in Gran Bretagna), ma non prima di 4 giorni di camera ardente aperta al pubblico.
Intanto, Re Carlo ha già fissato l'incontro con i funzionari incaricati della cerimonia, cioè il conte maresciallo Edward Fitzalan-Howard, duca di Norfolk.
L'operazione "Spring Tide"
Intanto, è iniziata anche un'altra operazione, la "Spring Tide", che riguarda l'erede al trono, Carlo. La "marea di primavera" consiste in una serie di passaggi che accompagnano la salita al trono ufficiale di Carlo III, che prevede la bandiera esposta a mezz'asta in segno di lutto per 10 giorni. Il piano è scandito per giornate e non tralascia dettagli che però sono top secret e che riguardano diversi aspetti: dalla gestione di potenziali attacchi terroristici (catena di comando e misure di sicurezza) a insediamento vero e proprio nelle sue funzioni. Di certo i sudditi hanno atteso con ansia l'insediamento ufficiale dal balcone di St. James Palace.