Il caso a poche ore dal voto

Frasi su Putin, la slavina Berlusconi si abbatte sul centrodestra

Il c. sinistra insorge. Il Ppe costretto a sottolineare la sua posizione sulla guerra. Persino Salvini in imbarazzo. Il Cav fa retromarcia ma non convince

 Frasi su Putin, la slavina Berlusconi si abbatte sul centrodestra

L’ultimo giorno di campagna elettorale si è trasformato nel giorno dell’ennesimo scivolone di Silvio Berlusconi. La sua ‘gaffe’ su Putin irrompe in queste ultime ore di comizi e nella corsa all’ultimo voto come una slavina che travolge la coalizione di centrodestra. Proprio sui temi su cui è più fragile e divisa: il conflitto russo-ucraino e i rapporti con il Cremlino fino alle politiche europee nei confronti di Mosca. Le dichiarazioni del leader di Forza Italia hanno fatto in poche ore il giro del mondo. Un assist a Putin e nello stesso tempo una mazzata per gli alleati Meloni e Salvini, che a poche ore dalle elezioni di domenica si sarebbero volentieri risparmiati la sortita, gravissima, del Cavaliere. Troppo tardi però, la frittata è fatta. Dire da Bruno Vespa che “Putin doveva solo sostituire Zelensky con un governo di persone perbene e in una settimana tornare indietro” getta un’ombra sulle posizioni di Forza Italia. Allo stesso tempo pare illuminante sul reale pensiero del fondatore di Mediaset rispetto all’amico storico che sta alla guida del Cremlino. Le smentite odierne, per cui avrebbe solo “riferito il pensiero di altri”, reggono poco rispetto all’urto provocato negli ambienti politici nazionali, europei e internazionali.

 

Sono parole scandalose”, dice Enrico Letta del Pd. “Mi chiedo se Meloni le condivide. Vanno oltre l’inimmaginabile. Non è un fraintendimento, è gravissima una frase del genere. È una parzialità a favore di Putin e dimostra che c’è una parte del sistema politico, non solo a destra, che dice smettiamola, diamogli quello che vuole”. Anche Carlo Calenda di Azione, che con Matteo Renzi è al timone del Terzo Polo, parla di frasi “di una gravità totale”. Accusa Berlusconi di aver parlato “come un generale di Putin. Parole eversive”, commenta. “Ci ha portato fuori da ogni alleanza atlantica”.

 

Corre ai ripari il gruppo del Partito Popolare all’Europarlamento a cui aderisce Forza Italia, costretto ad uscire con una nota ufficiale per sottolineare la propria collocazione rispetto alla guerra. “Il Ppe ha condannato l’invasione russa fin dal primo giorno. In modo inequivocabile. Ha sostenuto e guidato le sanzioni contro la Russia. Incrollabilmente. Ha sostenuto l'invio di aiuti militari e umanitari all’Ucraina. Con fermezza. I tentativi di suggerire il contrario sono assurdi. Punto”. Lo scrive sui social il segretario generale, Thanasis Bakolas. Poco prima aveva tentato di difendere direttamente Forza Italia: “Il partito ha una posizione cristallina, sostiene l’Ucraina nella lotta alla guerra illegale della Russia”.

 

Persino Matteo Salvini è in imbarazzo. Il numero uno di via Bellerio fa sapere: “Se si è corretto da solo vuol dire che è a posto così”. Sarà, ma se dovesse essere proprio il centrodestra a formare il nuovo governo pensiamo a un ministro o a un sottosegretario agli Esteri scelti tra le truppe azzurre: dire che sarebbe imbarazzante è poco.

 

In ogni caso le affermazioni di Berlusconi non sono solo all’opposto della linea che l’Italia ha scelto con l’esecutivo di Mario Draghi, ma in generale della politica Ue sull’aggressione contro Kiev. Possiamo continuare a pensare che ogni volta sia l’età a fare brutti scherzi al Cavaliere?

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA