VIOLENZA NELLE UNIVERSITA’

Scontri a La Sapienza, Polimeni: si rispetti la pluralità delle idee

Giorgia Meloni, nella replica al Senato a Ilaria Cucchi, difende la libertà di espressione e invita a non impedire le manifestazioni altrui. Il resoconto

Scontri a La Sapienza, Polimeni: si rispetti la pluralità delle idee

All’Università La Sapienza di Roma, in occasione di un convegno organizzato da Azione Universitaria alla quale erano invitati alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, si sono verificati scontri fuori dalla facoltà di Scienze Politiche, dove alcuni studenti appartenenti a collettivi studenteschi hanno cercato di accedere all’evento in corso per protestare e hanno esposto striscioni con le scritte “Fuori i fascisti dalla Sapienza”. In base a quanto appreso dall’ANSA, sono circa cinquanta i giovani intervenuti, mentre un partecipante ha brandito un’asta contro gli agenti delle forze dell’ordine e, dopo essere stato identificato, la sua posizione sarebbe ora al vaglio della polizia. Nei video si sentono esplodere bombe carta.

 

Ferma la condanna della Rettrice Antonella Polimeni: ”L'Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”.

La neo ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha espresso il sostegno alla Rettrice Polimeni: “La libertà di parola non è una strada a senso unico. Chi inibisce la manifestazione del pensiero altrui non comunica, prevarica. Quanto accaduto a La Sapienza è esattamente ciò che non dovrebbe accadere in alcun contesto e ancor meno nei luoghi del sapere dove si coltivano i valori della libertà, del confronto, del dialogo. Gli atenei, le aule, devono essere spazi di formazione e costruzione. Esprimo il mio sostegno al Rettore, Antonella Polimeni, e l'incoraggiamento a tutti gli studenti a coltivare e a difendere le proprie idee con la forza della parola, non dell’aggressività”.

 

Secondo il Fronte della Gioventù Comunista invece “nella giornata in cui viene organizzato un convegno alla presenza di rappresentanti del governo con una contestazione degli studenti” l’Università avrebbe risposto con “Cancelli sbarrati, cordone di polizia, cariche e fermi, questa la risposta alla mobilitazione degli studenti”. Secondo il Fronte della Gioventù Comunista “L'atteggiamento dell'amministrazione è a dir poco vergognoso: in un'università in cui mancano spazi, con tasse sempre più alte e barriere economiche per gli studenti degli strati popolari, Sapienza pensa ad organizzare convegni con esponenti di governo, pro-vita e antiabortisti. Un'università che manganella gli studenti e srotola il tappeto rosso ai reazionari è un'università che si schiera apertamente a favore della repressione e della reazione. E' evidente che per l'amministrazione attuale, che non si è risparmiata neanche di fare i complimenti a Giorgia Meloni per la sua elezione, queste siano le priorità. Inammissibile e vergognoso: Sapienza condanni immediatamente ciò che è successo”. Condanna che è avvenuta, ma rivolta alla violenza della manifestazione.

 

In alcuni video diffusi da Cambiare Rotta, organizzazione giovanile comunista, si vede la polizia colpire con i manganelli i manifestanti, si sentono esplosioni di bombe carta mentre alcuni manifestanti vengono immobilizzati e portati via. Il deputato Pd e segretario romano Andrea Casu ha commentato l'accaduto scrivendo su Twitter: "La violenza contro gli studenti che manifestano pacificamente è sempre inaccettabile e ingiustificabile. Solidarietà alle ragazze e ai ragazzi colpiti oggi. In tutte le sedi politiche e istituzionali chiederemo che venga fatta piena luce e giustizia". Sulla stessa linea la consigliera regionale Pd Eleonora Mattia, presidente della commissione lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, la quale scrive in una nota: "Reputo gravissima la repressione degli studenti e delle studentesse della Sapienza di Roma. Le tensioni sarebbero iniziate a seguito delle contestazioni contro un convegno in programma nell'Università romana dove sembrerebbe fossero attesi tra gli ospiti alcuni esponenti di Fratelli d'Italia. I poliziotti sarebbero ricorsi ai manganelli per contrastare gli esponenti dei collettivi studenteschi che avevano avanzato la richiesta di entrare al convegno. Questo è inaccettabile: condannando il ricorso alla violenza, chiedo chiarezza sull'accaduto, reso ancor più grave nella cornice universitaria."

 

Nel susseguirsi di polemiche che hanno visto schierarsi anche l'assessore alla scuola, alla formazione e al lavoro di Roma Capitale Claudia Pratelli, Sinistra Civica Ecologista, Sinistra Italiana Verdi e varie sigle CGIL e FLC CGIL, questa la reazione di Fabio Conestà, segretario del movimento sindacale autonomo di polizia Mosap: "Qualcuno non ha tardato a strumentalizzare l'operato delle forze dell'ordine a parlare di violente manganellate agli studenti, offrendo all'opinione pubblica una versione totalmente distorta di quanto accaduto. La verità è che oltre cento manifestanti si sono violentemente scagliati contro pochi colleghi in borghese, rendendo necessario l'intervento del Reparto Mobile. Solidarietà a loro e ai colleghi del distretto San Lorenzo, insieme al loro dirigente Moreno Fernandez. La violenza di questi pseudo antifascisti va punita severamente, è staoria vecchia farsi scudo con il sacrosanto diritto a manifestare per creare disordini e inveire contro le divise. La polizia è chiamata a garantire l'ordine pubblico e a tutelare il diritto di manifestare, ma quando questo sfocia in violenza, siamo davanti a delinquenti che non hanno rispetto per chi rappresenta lo Stato. Lo tengano bene in mente i politici che non hanno perso tempo per gridare all'abuso."

 

L'episodio di violenza è stato ripreso ieri nella replica al Senato di Giorgia Meloni, discorso nella quale si è rivolta alla senatrice Ilaria Cucchi (sorella di Stefano Cucchi, morto nel 2009 in seguito a un pestaggio da parte di alcuni militari dell'Arma dei Carabinieri, condannati in Cassazione nel 2022 a seguito di un lungo processo con un forte impatto sull'opinione pubblica). Riferendosi agli scontri tra studenti e polizia a La Sapienza, Giorgia Meloni ha detto: "In tutta la mia vita non ho mai organizzato manifestazioni per impedire a qualcun altro quello che voleva dire. Io ho organizzato manifestazioni per dire quello che io volevo dire, e se la mia parte politica andasse a impedire la manifestazione di un'altra parte politica io lo condannerei.". Parole in linea con quelle a favore della libertà di espressione e contro la violenza, già espresse dalla Rettrice Polimeni e dalla Ministra Bernini.

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