Conti pubblici

Bilancio, manovra da 32 miliardi lunedì in Consiglio dei ministri

I due terzi andranno sul caro-energia. Tetto al contante nella legge e non nel dl Aiuti quater. Meloni vede oggi i capigruppo delle forze di maggioranza.

Bilancio, manovra da 32 miliardi lunedì in Consiglio dei ministri

Tornata dal G20 di Bali, in Indonesia, la premier Giorgia Meloni affronta il tema della legge di Bilancio, che dovrà essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre. Una manovra che si aggirerà intorno ai 30-32 miliardi di euro, di cui circa 21 in deficit. Le risorse rese disponibili serviranno per i due terzi ad affrontare il caro-energia. Quindi non ci saranno molti margini per intervenire su altri temi caldi, come quello delle pensioni. La legge dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri lunedì prossimo. Oggi pomeriggio, intanto, è previsto l’incontro a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio e i capigruppo delle forze politiche di maggioranza

 

In ogni caso ci sono novità sul tetto al contante a 5 mila euro. Ci sarebbe stato un confronto con il Quirinale sul tema. Mancando i requisiti di ‘necessità e urgenza’ previsti per le nome inserite nella decretazione d’urgenza la disposizione non sarà contenuta, come previsto inizialmente, nel decreto Aiuti Quater ma nella manovra di fine anno. Sull’ipotesi di un nuovo scudo per il rientro dei capitali dall’estero una nota del Ministero dell’Economia e Finanza ha fatto sapere che “nessun condono di carattere penale troverà posto” nella legge di Bilancio e che “le misure della manovra sono al momento in fase di valutazione politica”. Il governo studia anche la cancellazione delle cartelle esattoriali fino a mille euro e uno sconto su quelle fino a 3mila del 50%.

 

Quanto al reddito cittadinanza si prevede una stretta e si conta su un risparmio di circa 1 miliardo. Un cardine della manovra dovrebbe poi essere una modifica della norma sulla tassazione degli extraprofitti con un’aliquota che dovrebbe essere fissata al 33%. Il reperimento delle risorse per affrontare i dossier sul tavolo del governo resta però il problema principale. Fermo restando che la manovra rappresenta il provvedimento che servirà a capire quali sono le scelte di politica economica che il governo Meloni intende portare avanti.

 

“Daremo i primi punti fermi”, commenta il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che annuncia per lunedì la riattivazione in Consiglio dei ministri della società Stretto di Messina. “Il Ponte sullo Stretto di cui si parla da 54 anni sarà un esempio del genio italiano. Perché sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. L’Italia tornerà un punto di attrazione”. Per Forza Italia l’approvazione della legge di Bilancio sarà “un aiuto importantissimo alle imprese e alle famiglie per cercare di dare un po’ di sollievo, visto il momento di estrema difficoltà. Ci saranno, oltre ai 9 miliardi già stanziati, altri 21 miliardi” e “si cercherà di trovare le risorse necessarie per tamponare una situazione economica che mette in difficoltà tutto il Paese”. 

 

Dall’opposizione il Pd parla per voce di Anna Ascani: “In un mese il governo ha fatto tanto rumore solo per fare regali agli evasori. Ci aspettiamo che smetta di fare dichiarazioni roboanti e faccia cose che servono al Paese”. Tra le parti sociali si fa sentire Confindustria. “Se il taglio al cuneo fiscale sarà inferiore a quello che ci attendiamo”, dice il numero uno di viale dell’Astronomia, Carlo Bonomi, “perché tutte le risorse saranno messe a disposizione per fronteggiare il caro-energia saremo d'accordo. Ma se invece nella nuova legge di Bilancio si metterà mano a nuovi prepensionamenti allora non ci stiamo. Saremo inflessibili”.

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