l’anti-Twitter

Cos’è Mastodon, il social di microblogging che può sostituire Twitter

L’acquisizione da parte di Elon Musk, i licenziamenti, il ritorno (rifiutato) di Trump spingono molti utenti sulla nuova piattaforma. Cosa c’è da sapere

Cos’è Mastodon, il social di microblogging che può sostituire Twitter

Prima la controversa trattativa per acquisire Twitter, poi gli annunci dei licenziamenti, smentiti e riconfermati, infine il sondaggio per il ritorno sul social di chi era stato bandito, compreso Donald Trump. Le scelte di Elon Musk fanno discutere, ma non solo: molti utenti avrebbero iniziato a lasciare la piattaforma per affidarsi un concorrente come Mastodon, la rete "non in vendita”.

Cos’è Mastodon

Si tratta di un social decisamente meno noto al grande pubblico, ma che sta vedendo aumentare i propri utenti, complici le scelte commerciali e non solo che il neo patron di Twitter, Elon Musk, sta effettuando. Dalla fine di ottobre, il social sta crescendo e oggi conta oltre 7 milioni di utenti registrati, dei quali 2,5 milioni sono attivi.

Non si tratta certo degli stessi numeri di Twitter, ma sono decisamente in crescita.

 

Chi è il proprietario

Fondata nel 2016 dallo sviluppatore tedesco Eugen Rochko, la piattaforma è un "social network decentralizzato gratuito e open source", come spiega lo stesso Richko sul proprio profilo.

Non ha pubblicità e consente a ciascun utente di unirsi alla comunità di sua scelta “in base ai propri interessi, con la comunità che stabilisce le proprie regole”, come spiega l’Agi.

In concreto Mastodon “è una rete di server indipendenti, chiamati anche istanze. I membri possono interagire a condizione che le regole di moderazione dei rispettivi server siano compatibili”, spiega ancora l’agenzia che ricorda come la piattaforma dichiara di essere "non in vendita".

 

Chi sceglie la nuova piattaforma

A “migrare” sul nuovo social sarebbero soprattutto giornalisti e utenti che si occupano o hanno a cuore la cybersicurezza internazionale. Ad attrarre è soprattutto l’assenza di pubblicità, mentre un limite sarebbe il fatto che la moderazione delle comunità è affidata agli stessi membri.

 

Le alternative

Mastodon non è l’unica piattaforma verso sui si stanno concentrando le attenzioni: un altro concorrente di Twitter potrebbe essere Bluesky, nuovo progetto del cofondatore di Twitter Jack Dorsey, che a fine ottobre ha annunciato di avere 30mila utenti in lista d'attesa, o Cohost, che “ingolisce” promettendo che non venderà mai i dati dei propri utenti. Restano, poi, Tumblr o l'applicazione di chat audio Clubhouse.

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