la frana, i soccorsi e le critiche

Ischia, polemiche e allarmi inascoltati. I fascicoli della Procura

Intanto proseguono le ricerche di nuovi dispersi. Il comandante dei Vigili: “Preferiamo non parlare di corpi, c’è ancora speranza di trovarli in vita”

Ischia, polemiche e allarmi inascoltati. I fascicoli della Procura

Mentre sull’isola di scava in una corsa contro il tempo prima dell’arrivo della nuova ondata di maltempo, non si placano le polemiche, in particolare sui condoni e gli allarmi, che sarebbero rimasti inascoltati, prima che si verificasse la frana della scorsa settimana.

A far discutere sono soprattutto le parole del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin che, parlando di abusivismo edilizio, aveva dichiarato: “Basterebbe mettere in galera il Sindaco e tutti quelli che lasciano fare”.

Ora il Ministro torna parzialmente sui suoi passi e spiega: "Non posso avercela coi sindaci, ho fatto metà della mia vita nelle amministrazioni comunali, mio figlio ha fatto il sindaco per dieci anni. Sono sul fronte degli 8.000 sindaci, che devono rispondere a volte oltre le loro competenze. La mia dichiarazione di ieri è stata un po' forte quando ho detto che bisognerebbe arrestare. Ma nasceva dal fatto che leggevo i report, vedevo che a Ischia c'era lo stanziamento dei fondi al 12 novembre 2010, e c'era scritto 'in fase di progettazione'". 

 

Gilberto Fratin: “Vedere caso per caso”

Il Ministro ha poi chiarito: “Quando uno vede queste cose, dice 'come mai?'. Poi non entro nel merito specifico, non mi riferivo al merito specifico. La mia valutazione è 'andiamo a veder caso per caso'".

"Se qualcuno non fa la sua parte entro un tempo ragionevole allora devi poterlo sostituire. Non posso rimanere appeso ai misteri della burocrazia, ai rimpalli, al benaltrismo per cui c'è sempre da qualche altra parte una fantomatica soluzione migliore – ha proseguito Gilberto Fratin - E se poi si trova che qualcuno, e sia chiaro parlo in generale, non ha fatto il suo dovere, allora si abbia il coraggio di punirlo. Senza cadere nella stucchevole retorica del giorno dopo, dove tutto è bianco e nero allo stesso tempo".

Il chiarimento, arrivato tramite una intervista a il Giornale, è giunto nel giorno del via del Coordinamento dei soccorsi, che si è svolto nel centro operativo comunale di Casamicciola, il comune dell'isola d'Ischia dove si sono registrate 8 vittime a causa di un violento nubifragio e della successiva frana.

 

Al via il coordinamento dei soccorsi

A presiedere la riunione c’erano il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, il sindaco metropolitano, Gaetano Manfredi, la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Pina Castiello, insieme ai rappresentati delle forze dell'ordine: il questore, Alessandro Giuliano, e il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, Enrico Scandone.

Intanto proseguono le ricerche dei dispersi, con l’individuazione di due persone.

 

L’inchiesta della Procura

La Procura di Napoli, intanto, ha aperto un primo fascicolo sugli allarmi inascoltati lanciati dall'ingegnere Giuseppe Conte, ex sindaco di Casamicciola, il comune ischitano dove una frana all'alba di sabato scorso ha causato la tragedia.

L'ex primo cittadino ha riferito di avere inviato via mail con posta certificata (pec) un allarme 4 giorni prima della tragedia, cioè il 22 novembre. I destinatari erano le autorità competenti (prefetto di Napoli, commissario prefettizio di Casamicciola, sindaco Manfredi e Protezione Civile della Campania) per avvertirle dei rischi che correvano i cittadini di Casamicciola a causa delle abbondanti precipitazioni previste. 

Il suo appello, però, rimasto senza risposta e inascoltato. Come fatto sapere dalle autorità, il reato ipotizzato dalla Procura di Napoli è per disastro colposo, frana colposa e omicidio colposo a carico di ignoti. Sarà anche nominato un pool di consulenti per effettuare “verifiche rispetto ai territori e le abitazione colpite dalle frane”.

Ma non si tratta dell’unico filone d’inchiesta. Gli altri riguardano la manutenzione degli alvei e i permessi edili, oltre a eventuali decreti di demolizioni non eseguiti, che interesserebbero non solo le abitazioni travolte e colpite dalla frana.

 

Scoperti nuovi dispersi (o vittime)

Le persone che ancora mancano all’appello sono quattro e le ricerche proseguono con 185 uomini tra sommozzatori, topografi, team speleo, Usar, Coem, dronisti ed esperti in conduzione mezzi movimento terra dei Vigili del Fuoco.

Il bilancio provvisorio è di 8 vittime, che però potrebbe aumentare. Sono invece circa 230 gli sfollati, ospitati in strutture ricettive o autonome. "Probabilmente abbiamo individuato una zona in cui si possono trovare un paio di dispersi". "Voglio ancora parlare di ricerca dispersi e non corpi, perché magari possono essere ancora in vita", ha dichiarato il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Adriano De Acutis. Le ricerche sono complicate anche per il tipo di territorio e di strutture in cui si opera: "Sono pericolanti e dobbiamo adottare tutte le misure di sicurezza perché bisogna fare operazioni particolari, ad esempio come il taglio di solai. Dobbiamo essere certi di lavorare in sicurezza".

“Stanno lavorando squadra altamente professionali addestrate per potere lavorare in determinate condizioni – ha proseguito De Acutis- stiamo lavorando con tutte le nostre forze. Voglio ancora parlare di ricerca dispersi e non corpi, perché magari possono essere ancora in vita".

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