pagamenti carte e bancomat

Manovra 2023, obbligo Pos sopra ai 60 euro: cosa cambia da gennaio

Ultimi ritocchi alla Legge di Bilancio, si passa da 30 a 60 euro come soglia minima sotto la quale i commercianti non saranno obbligati ad accettare il pos

Manovra 2023, obbligo Pos sopra ai 60 euro: cosa cambia da gennaio

Gli interventi in materia economica contenuti nella bozza della manovra sono molti, ma ce n’è uno che riguarda da vicino milioni di italiani.

Si tratta della soglia minima prevista per i pagamenti con il bancomat, che nel testo è previsto che salga da 30 a 60 euro.

Significa che, se il documento supererà “indenne” il vaglio del Parlamento, commercianti, negozianti e  artigiani non saranno più obbligati ad accettare pagamenti senza contanti sotto la cifra minima di 60 euro.

 

Pagamenti con il bancomat: cosa cambierà da gennaio 2023

L’idea è quella di alzare la soglia minima prevista per l’accettazione del pagamento con il bancomat, che oggi è di 30 euro. Fino a questa cifra, infatti, i negozianti, ma anche gli artigiani e i commercianti in genere, ad oggi possono richiedere il pagamento in soli contanti, di fatti rifiutando il pos.

Se il testo della manovra otterrà l’approvazione da parte del Parlamento, quantomeno in questa parte, la soglia minima obbligatoria per l’accettazione della strisciata sarà raddoppiata, arrivando a 60 euro.

 

Che fine faranno le multe

La novità potrebbe impattare sulle sanzioni previste in caso di non accettazione dei pagamenti elettronici. Oggi rimane in vigore la legge che, da inizio estate, prevede l’obbligo da parte di tutti i commercianti, gli artigiani e i professionisti a non rifiutare pagamenti elettronici tramite Pos, pena una sanzione pecuniaria di 30 euro, a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione per cui è stato rifiutato il pagamento non in cash.

Per fare un esempio concreto, se il costo della merce è di 20 euro, la multa complessiva è pari a 30 euro più 80 centesimi, ossia il 4% dell’importo di 20 euro.

In realtà esistono delle eccezioni: ai tabaccai, infatti, è stata permessa una esenzione dall’obbligo per la vendita di sigarette e valori bollati. Ma che fine faranno ora le multe? Al momento sono di fatto sospese, perché il Ministero competente avrà sei mesi di tempo per varare un decreto ad hoc e stabilire i "criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l'economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse", come spiegato dall’esecutivo.

 

La reazione dei consumatori

"Le disposizioni della manovra che riguardano il Pos rappresentano un colpo di spugna che cancella di netto 8 anni di battaglie in favore dei consumatori. L'obbligo del Pos per commercianti e professionisti ha rappresentato una storica battaglia del Codacons durata ben 8 anni – spiega l’associazione - e che aveva portato lo scorso giugno all'introduzione di sanzioni verso gli esercenti che rifiutavano ai clienti i pagamenti elettronici. L'incremento del limite a 60 euro per l'uso di carte e bancomat deciso ora dal governo, oltre ad essere del tutto inutile, rappresenta una presa in giro: l'eliminazione delle sanzioni nei confronti dei commercianti prevista dalla legge di bilancio, infatti, permetterà di fatto a tutti gli esercenti, professionisti e artigiani di rifiutare i pagamenti con Pos, senza incorrere in alcun tipo di conseguenza, con evidenti danni per i consumatori costretti, se vogliono effettuare acquisti e pagamenti, a ricorrere al contante".

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