Il caso

Qatargate, l’inchiesta per corruzione che scuote l’Eurocamera

Confermati i fermi di Kaili, Panzeri, Giorgi e Figà-Talamanca. Perquisita abitazione dell’eurodeputato belga Tarabella in presenza della presidente Metsola

Qatargate, l’inchiesta per corruzione che scuote l’Eurocamera

E’ uno scandalo che non si ferma e che tocca al cuore una delle massime istituzioni europee. Ieri sono stati convalidati quattro dei cinque arresti operati dalle forze dell’ordine del Belgio nell’ambito di quello che ormai tutti chiamano ‘Qatargate’. Flussi di denaro sarebbero arrivati dalle autorità qatariote direttamente nelle mani di politici e collaboratori per influenzare le decisioni dell’Eurocamera proprio sul Paese del Golfo che ospita in questi giorni i mondiali di calcio. Tra le persone coinvolte la vice presidente greca, Eva Kaili, l’ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1, Antonio Panzeri, il compagno di Kaili, Francesco Giorgi, assistente parlamentare a Strasburgo, e Niccolò Figa-Talamanca della Ong ‘No peace Without Justice’. Tutti arrestati per ordine della procura federale. Sono stati rilasciati invece, sotto condizioni, Luca Visentini, segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, e il padre di Kaili. Risulta anche perquisita a Bruxelles la casa dell’eurodeputato belga socialista, Marc Tarabella. La perquisizione, durante la quale è stato sequestrato materiale informatico, è stata eseguita alla presenza della presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola. Tarabella non sarebbe però in stato di fermo. Lo Stato del Qatar, intanto, “respinge categoricamente qualsiasi tentativo di associarlo ad accuse di cattiva condotta”. 

 

Le istituzioni europee sono sotto choc. A casa di Kaili e di Panzeri sono state trovate centinaia di migliaia di euro in contanti. Poco più di venti giorni fa la Kaili, immediatamente sospesa dall’incarico di vicepresidente, aveva perorato l’approvazione di una risoluzione in favore del Qatar come Paese che difenderebbe i diritti del lavoro. Anzi, a detta della politica greca, ne sarebbe addirittura un paladino. Quanto a Panzeri si fa sempre più complicata anche la posizione di sua moglie e di sua figlia. Secondo le autorità belghe le due donne non potevano non essere a conoscenza delle attività dell’ex parlamentare europeo “sospettato” di essere intervenuto “politicamente con i membri che lavorano al Parlamento a beneficio di Qatar e Marocco, contro pagamento”. 

 

Le indagini continuano e l’inchiesta si allarga. Ma oltre i risvolti giudiziari c’è il dato politico. “Una vicenda vergognosa e intollerabile. Se si confermerà che qualcuno ha preso soldi per cercare di influenzare l’opinione del Parlamento europeo sarà veramente una delle più drammatiche storie di corruzione di questi anni”, ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. Per l’ex premier italiano si tratta di “un danno di reputazione molto serio. Il Parlamento europeo è sempre stato la punta di diamante dal punto di vista dei diritti. Magari non ha avuto poteri sufficienti ma sui principi è sempre stato un punto di riferimento”.

 

Gentiloni è intervenuto nel corso della trasmissione di Rai tre, in Mezz’ora. Anche la vicepresidente di Strasburgo ed esponente del Pd, Pina Picierno, è stata ospite di Lucia Annunziata: “E’ uno scandalo ripugnante, aberrante e riprovevole. Di fronte alla flagranza di reato non c’è garantismo che tenga. I corruttori ed i corrotti sono nemici della democrazia”, ha detto. Picierno ha confermato l’attivazione dell’articolo 21” del regolamento del Parlamento Ue per “far decadere dalla carica la vicepresidente Kaili” e ha annunciato: “ci costituiremo parte lesa”. In ogni caso dal gruppo dei socialisti è partita la richiesta “data di “sospensione dei lavori su tutti i dossier e delle votazioni in plenaria riguardanti gli Stati del Golfo, in particolare la liberalizzazione dei visti e le visite previste”. 

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