Lutto nel mondo del calcio

Pelè, addio al più grande giocatore della storia. Martedì i funerali

3 mondiali vinti, 7 coppe ai tornei Sud Americani, 10 campionati Paulista, 6 coppe nazionali e 2 internazionali, ecco chi è e chi sarà per sempre O Rei

Pelè, addio al più grande giocatore della storia. Martedì i funerali

Edson Arantes do Nascimento, meglio conosciuto come Pelé, è morto a 82 anni a seguito di una lunga malattia che l’ha costretto a letto per diverso tempo. Considerato da molti il più grande giocatore della storia, insieme a Diego Armando Maradona, nasce il 23 ottobre 1940 a Tres Corações, una microregione di settantamila abitanti, in cui il calcio era ed è ancora la linfa vitale di tutto il territorio. Il giovane Edson Arantes cresce in una casa di mattoni costruita dai suoi genitori e giocando fin da piccolo nel campetto dietro casa fatto di una sola porta, senza rete. A causa dello stato di grande povertà in cui versa la famiglia do Nascimento, a cinque anni Pelè deve rimboccarsi le piccole maniche e andare a lavorare in un magazzino di scarpe, ma nel frattempo continua a giocare al suo sport preferito: il calcio. Il suo talento è sotto gli occhi di tutti, grazie anche agli insegnamenti di suo papà, che ai tempi è considerato un calciatore importante, soprannominato addirittura “Dios” dalla famiglia. 

 

Il grande salto avviene però solo quando si trasferisce con la famiglia a Bauru, e inizia a giocare per la squadra della città. Dopo qualche anno di gavetta, finalmente arriva la grande possibilità di entrare nel Santos, una delle più importanti realtà del calcio brasiliano. Si unisce alla squadra dei suoi sogni a quindici anni, passando molto presto in prima squadra. Dopo il debutto in un’amichevole rimarrà sempre titolare, arrivando ad essere anche capocannoniere del campionato di San Paolo, el Paulistà, a soli sedici anni. Un record imbattibile. Sono 17 gli anni che Pelè dedica al Santos vincendo 20 trofei, tra campionato e competizioni internazionali. Più di 550 goal fatti con la maglia dei Peixe.

Nel ’59 realizza il goal, che secondo lui è il più bello della sua carriera, contro l’Atletico de Juventus, con un’azione in solitaria saltando tutti gli avversari, incluso il portiere, palleggiando sulla coscia.  

 

Con la maglia del Brasile Pelè vince 3 mondiali, unico giocatore della storia finora ad esserci riuscito. Noi italiani in particolare ricorderemo con sommo dispiacere il mondiale in Messico, dove perdemmo la finale proprio contro il Brasile di O’Rey, che dominò nel torneo. Dopo essersi ritirato non è voluto diventare allenatore come molti si sarebbero aspettati, ma ha preferito occuparsi di cariche politiche nel calcio e non. Negli anni ha continuato ad essere ricordato e riconosciuto con diversi premi. Un’icona immortale.

 

Nella sua vita privata Pelè si è sposato tre volte, l’ultimo matrimonio a 75 anni, con l’attuale moglie nel 2016. Ha avuto 5 figli di cui uno solo ha intrapreso la carriera di calciatore, come portiere.

 

La veglia e i funerali

O Rei, secondo gli organi di stampa locali, sarà sepolto in un cimitero verticale considerato come il più alto del mondo, nel municipio di Santos, affacciato sull'Estádio Urbano Caldeira, il tempio del Santos dove Pelè debuttò come professionista e si trasformò in leggenda. 

La veglia funebre per Pelè, invece, si terrà lunedì, come annunciato dal suo ex club, il Santos, aggiungendo che i funerali avranno luogo il giorno dopo, martedì 3 gennaio, a Santos. 

 

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