Accusa e difesa

Caro benzina e speculazioni, Meloni interviene “a reti unificate”

La premier nelle due interviste al Tg1 e Tg5 afferma che non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile. Oggi l’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi

Caro benzina e speculazioni, Meloni interviene “a reti unificate”

L’aumento dei prezzi dei carburanti e la mancata proroga dello sconto sulle accise, introdotto da Draghi ma non rinnovato dall'attuale governo, hanno generato un cortocircuito tra l’esecutivo, l’opposizione e i gestori, accusati dalla maggioranza, di fare speculazione alle pompe. Dopo giorni di accuse e difese, la premier Giorgia Meloni ha deciso di rimetterci la faccia. E stavolta lo fa in grande stile “a reti unificate", con due interviste trasmesse ieri in contemporanea al Tg1 e al Tg5

 

“Domani  - oggi alle 11:30 ndr - incontro la categoria e dirò loro che non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile, la stragrande maggior parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità, a loro tutela serve individuare chi non lo sta facendo”, dice la premier, dopo che i rappresentanti del settore hanno proclamato uno sciopero per il 25 e 26 gennaio contro l'”ondata di fango” nei loro confronti. "Tutti i nostri interventi sono per calmierare l'inflazione", aggiunge quasi contemporaneamente al Tg5, e sulla benzina assicura: "Quello che che lo Stato incassa in più di Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo".

 

“Però voglio dire che occorre anche mettere la categoria al riparo da certe mistificazioni, perché quando si parla per settimana del prezzo della benzina a 2,5 euro quando il prezzo medio della benzina è 1,8 euro diciamo che non si aiuta”, accusa. Secondo le rilevazioni del Codacons, però, nei giorni scorsi il diesel e la benzina hanno superato prezzi proitivi: "in autostrada, la modalità servito la benzina arriva a costare 2,392 euro/litro sulla A1 Roma-Milano, e il gasolio viaggia verso 2,5 euro al litro (2,479 euro); sulla Autostrada A4 Brescia-Padova benzina a 2,384 euro/litro, diesel 2,449 euro/litro".

 

La leader di Fdi si difende poi da coloro che l’hanno incolpata di aver mentito in campagna elettorale, promettendo la cancellazione delle accise: “Nel programma non c’è scritto che avremmo tagliato le accise e non ne ho mai parlato come priorità in campagna elettorale. Si parlava di sterilizzazione delle accise, ovvero, se il prezzo sale oltre una determinata soglia, quello che lo Stato incassa in più di Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo. L’opposizione ritenti”. 

 

Infine Meloni dà una stoccata anche al governo Draghi per aver calmierato il costo del carburante: “Con i soldi spesi dal precedente governo, in 9 mesi, per tagliare le accise, si sarebbero potute tagliare le tasse sul lavoro di circa sette punti, che avrebbe voluto dire mettere fino a 200 euro al mese nelle tasche dei lavoratori con reddito fino a 35mila euro”.

 

Cambia il decreto Trasparenza 

Dopo le tensioni sul caro-carburanti, il Consiglio dei ministri è intervenuto ad approvare alcune modifiche al decreto-legge, già deliberato nella riunione del 10 gennaio 2023, in merito alla trasparenza dei prezzi dei carburanti

Il CdM ha così deciso di:

- prorogare al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorrerà alla formazione del reddito da lavoro dipendente. 

- aggiustare una norma che già esiste e consente di ridurre le accise se il prezzo supera almeno il 2% del valore indicato nel Def: in caso di aumento del prezzo del greggio e quindi dell'Iva in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato potrà essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa.

 

Il Consiglio dei Ministri ha inoltre deliberato, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, acquisiti i pareri favorevoli della Conferenza unificata, "il conferimento dell'incarico di Direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli al consigliere Roberto Alesse e il rinnovo degli incarichi di Direttore dell'Agenzia delle entrate all'avvocato Ernesto Maria Ruffini e di Direttore dell'Agenzia del demanio alla dottoressa Alessandra dal Verme".

 

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