minaccia per la sicurezza nazionale

Usa, l’app social TikTok? “É un pallone spia sul vostro telefono”

L’applicazione, vietata sui dispositivi governativi, nel mirino dei Paesi Occidentali. Il portavoce di TikTok: “bandi sono poco più che teatrino politico”

Usa, l’app social TikTok? “É un pallone spia sul vostro telefono”

Entro 30 giorni tutte le agenzie federali americane dovranno disinstallare TikTok dai loro dispositivi. E’ questo l’ordine categorico arrivato direttamente dall’Ufficio per la Gestione e il Bilancio della Casa Bianca, in ottemperanza al voto del Congresso che a dicembre ha deciso di vietare ai dipendenti federali l’utilizzo dell’applicazione cinese sui dispositivi di proprietà del governo, perché rappresenterebbe una minaccia per i dati sensibili e dunque una minaccia per la sicurezza nazionale

 

"Teatrino politico, così il portavoce di TikTok, Brooke Oberwetter ha definito l’iniziativa statunitense di disinstallare l'applicazione sui dispositivi governativi: “Il divieto è passato a dicembre senza alcuna valutazione nel merito e sfortunatamente questo ha innescato simili politiche da parte di altri governi mondiali, ma questi bandi sono poco più che teatrino politico”. 

 

Ma gli Stati Uniti vanno avanti nella loro decisione, anzi i repubblicani al Congresso premono affinché l'amministrazione approvi misure ancora più stringenti. E proprio oggi sosterranno una legge che darà al presidente Biden il potere di vietare TikTok - e qualsiasi altro software che rappresenti una potenziale minaccia per la sicurezza informatica - su tutto il territorio nazionale. Il presidente della commissione Relazioni Internazionali della Camera, Michael McCaul, ha dichiarato che “chiunque abbia TikTok installato ha concesso al Partito comunista cinese un accesso a tutte le informazioni personali, è un pallone spia sul vostro telefono”. 

 

Il social network cinese ha ammesso all'inizio di novembre che alcuni dei suoi dipendenti con sede in Cina potrebbero accedere ai dati degli utenti europei di TikTok. 

 

TikTok, attenzione massima anche in Italia

Nelle stesse ore, anche il Canada ha deciso per la messa al bando dell'app cinese, analogamente ai Paesi Bassi e alla Commissione europea che ha imposto il divieto temporaneo di TikTok da tutti i dispositivi usati dai propri dipendenti. L’applicazione è però all'attenzione anche del governo italiano. Ne ha parlato nei giorni scorsi a Repubblica il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, spiegando che tra le opzioni sul tavolo c'è il blocco dell'app sugli smartphone di tutti i dipendenti pubblici: "Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto - ha detto il ministro azzurro - Le opzioni possono essere di muoversi come si è mossa la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa. È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea". 

A gennaio, il Copasir, aveva già avviato un approfondimento per esaminare i pericoli del social cinese, ma le verifiche erano iniziate tre anni fa con il Conte 2, quando l'allora presidente del Copasir, il leghista Raffaele Volpi, su richiesta del Pd, aprì un procedimento per "verificare l'uso che il governo della Cina fa dei dati sensibili degli utenti italiani iscritti su TikTok" che portò a un'istruttoria affidata all'Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna (Aise) e al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis). 

 

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