La notizia sconfortante

Sala e famiglie arcobaleno contro la circolare del Prefetto di Milano

La disposizione che blocca la registrazione dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali è un “passo indietro politico e sociale” ha detto il sindaco

Sala e famiglie arcobaleno contro la circolare del Prefetto di Milano

Dal Prefetto di Milano, sentito il parere del Ministro dell'Interno, è arrivato lo stop per il Comune alla registrazione dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali, fatta eccezione del caso in cui i bambini siano nati all'estero da due madri. L’amministrazione milanese su ordine della prefettura è stata dunque costretta ad interrompere l'iscrizione nei registri anagrafici a seguito di una circolare del Prefetto di Milano. 

La decisione non è piaciuta al sindaco Giuseppe Sala che ha promesso alle famiglie "arcobaleno" che questa diventerà una sua battaglia politica con il governo.

 

Sala: "Passo indietro politico e sociale"

Il sindaco di Milano, Beppe Sala risponde alla circolare che impone all'amministrazione di non procedere alla registrazione dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali, "questo a mio parere è un passo indietro evidente dal punto di vista politico e sociale, e mi metto nei panni di quei genitori che a Milano pensavano di poter contare su questa possibilità". "La registrazione - ha dichiarato il sindaco nel suo podcast 'Buongiorno Milano' - non dipende solo dalla volontà politica, è un atto che ha a che fare, logicamente, con l'apparato amministrativo del Comune e io, vista anche la presa di posizione della Procura, non posso esporre un funzionario comunale a rischi personali di natura giudiziaria", ha chiarito. 

 "Dovrebbe essere il legislatore - ha aggiunto poi il primo cittadino - a consentire con legge come avviene in altri Paesi anche europei, ad esempio in Spagna e Danimarca, la registrazione del figlio di coppia dello stesso sesso a prescindere dal più oneroso e a oggi davvero travagliato procedimento dell'adozione in casi particolari".

 

Famiglie arcobaleno: "Decisione dolorosa e ingiusta" 

"Il sindaco di Milano ha dovuto cedere al pressing del governo Meloni e alla fine la decisione è arrivata dolorosa e ingiusta. Il sindaco Sala ci ha comunicato che bloccherà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme, come garantito negli ultimi anni nel capoluogo lombardo". Ha affermato il presidente di "Famiglie arcobaleno", Alessia Crocini. "Abbiamo appreso con profondo sconforto la notizia, consapevoli di quanto questo governo si stia adoperando per togliere ogni minimo diritto di cittadinanza alle famiglie omogenitoriali in Italia. Questa notizia fa tristemente coppia con la decisione del governo italiano di bocciare anche la possibilità di un certificato europeo di filiazione, quello che permetterebbe ai figli delle coppie dello stesso sesso il riconoscimento dei propri diritti in tutta Europa".

"I bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia, i ministri Piantedosi e la premier Meloni se ne facciano una ragione. Ogni giorno vanno a scuola, entrano negli studi pediatrici, giocano nei parchi e nei campi sportivi, frequentano corsi di musica, come tutti i loro coetanei, senza avere i diritti di tutti i loro coetanei. Questa situazione non è degna di un Paese civile e ci chiediamo quando questa ingiustizia verrà sanata da una legge di buon senso che rispecchi la realtà. Nel frattempo non ci fermeremo e continueremo a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per ottenere i più elementari diritti di cittadinanza per i nostri figli e le nostre figlie, con la certezza di avere molte alleanze dalla nostra parte", ha concluso la presidente Crocini.

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