Altissima tensione in estremo oriente

Taiwan, la Cina si dichiara pronta a “combattere in qualsiasi momento”

Le manovre militari sono terminate senza sconvolgimenti per i cittadini taiwanesi. La presidente Tsai contro Pechino: comportamento “irresponsabile”

Taiwan, la Cina si dichiara pronta a “combattere in qualsiasi momento”

La Cina ha completato "con successo" le esercitazioni militari attorno a Taiwan e le Forze armate sono "pronte a combattere in qualsiasi momento". Così si legge in una nota emessa dal Comando orientale dell'Esercito Popolare di Liberazione, lo stesso che sabato aveva dato il via alla tre giorni di esercitazioni cinesi intorno l’isola di Taiwan. 

L'Epl, si legge ancora nella nota: "ha completato con successo vari compiti di pattugliamento attorno all'isola di Taiwan" e "ha testato in modo completo effettive condizioni di combattimento". Le truppe del Comando Orientale, prosegue la nota, "sono pronte a combattere in qualsiasi momento, e a distruggere risolutamente ogni forma di separatismo di indipendenza di Taiwan e tentativi di interferenza straniera". 

 

Manovre militari cinesi che a quanto pare sembrano però proseguire. Il ministero della difesa di Taiwan ha infatti riferito di aver rilevato fino alle 11 locali (le 5 in Italia) un totale di 26 jet militari e nove navi da guerra cinesi ancora intorno all'isola, all'indomani della fine delle esercitazioni di guerra di tre giorni su vasta scala decisi in risposta all'incontro di Los Angeles tra la presidente di Taipei Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy.

La Cina "ha inviato aerei militari che hanno attraverso la linea mediana dello Stretto di Taiwan da nord, dal centro e dal sud", ha comunicato il ministero in una nota.

 

Le parole della presidente Tsai

La presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha intanto criticato Pechino per il comportamento, definito "irresponsabile", in merito alla tre giorni di esercitazioni militiari che hanno portato l'isola ad essere accerchiata, in base alle simulazioni che hanno previsto attacchi simulati su obiettivi strategici e "munizioni vere". "In qualità di presidente, rappresento il mio Paese nel mondo", ha scritto Tsai nella notte su Facebook.

Le visite all'estero, comprese le tappe negli Usa, "non sono nuove e sono ciò che la gente si aspetta. Tuttavia, la Cina sta usando le manovre militari per l'instabilità a Taiwan e nell'area e non è un atteggiamento responsabile di una potenza regionale".

 

La vita a Taiwan

La vita a Taiwan è proseguita normalmente nonostante le tensioni e le manovre militari cinesi intorno all'isola.

Partiti di governo e di opposizione di Taipei, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta (quasi storica) dei loro comitati parlamentari condannando le esercitazioni cinesi. "Il popolo e il governo di Taiwan hanno il diritto di condurre normali scambi con altri Paesi e di contribuire alla comunità internazionale attraverso la partecipazione", si legge nella dichiarazione. Mentre "le autorità cinesi non hanno il diritto di ostacolare e non possono cambiare la forte volontà del governo e della gente di Taiwan a uscire nel mondo".

 

La preoccupazione di Tokyo

La tre giorni di manovre di guerra della Cina intorno a Taiwan, in risposta all'incontro della presidente dell'isola Tsai Ing-wen con lo speaker della Camera Usa Kevin McCarthy, hanno causato una forte preoccupazione anche in Giappone, per un possibile coinvolgimento delle isole meridionali vicino a Taiwan. Il ministro della Difesa Yasukazu Hamada ha descritto le operazioni militari della Cina come un "addestramento intimidatorio" per prendere il controllo di mare e aria intorno all'isola. La Cina sembra aver mostrato un "atteggiamento intransigente" riguardo alle questioni di Taiwan durante le esercitazioni, ha aggiunto Hamada.

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