La votazione alla Camera

Prima battuta d’arresto per il governo, Meloni: solo una brutta figura

Lo scivolone della maggioranza sul Def è stato subito risolto in CdM. Le opposizioni sul piede di guerra invocano il passaggio della premier al Quirinale

Prima battuta d’arresto per il governo, Meloni: solo una brutta figura

Lo scivolone di ieri alla Camera del governo Meloni ha fatto resuscitare per un istante un’opposizione rimasta ancora attonita dopo aver perso le elezioni politiche dello scorso settembre. La  maggioranza è andata sotto al voto sul Def e lo scostamento di bilancio perché mancando dei voti non ha raggiunto il quorum richiesto per la maggioranza assoluta che è di 201. “Una brutta figura” come l’ha definita la stessa premier Meloni che in quei momenti si trovava a Londra al bilaterale col premier Sunak, risolta immediatamente con la convocazione di un Cdm d'urgenza, durato solo cinque minuti, per predisporre una nuova relazione. Poi la commissione Bilancio della Camera riunita ieri sera per l'esame lampo della nuova relazione sullo scostamento (mentre quella del Senato si riunisce questa mattina) e quindi il nuovo passaggio in Aula: l'Assemblea di Montecitorio è convocata venerdì alle 9, con il voto previsto verso le 11,30.

 

Una battuta d’arresto

Quella di ieri quindi è stata la prima battuta d'arresto per maggioranza e governo che una arrabbiatissima Giorgia Meloni ha definito "brutta figura", richiamando "tutti alla responsabilità" e garantendo che il Cdm del primo maggio si farà.

"Noi non ci stiamo risparmiando e nessuno si deve risparmiare. Ma francamente non credo che sia stato un segnale politico, per paradosso anzi è accaduto per un eccesso di sicurezza", spiega la premier. "Ora si deve fare una ulteriore considerazione sui parlamentari in missione, ma non ci vedo un problema politico. Il Def sarà approvato, manterremo i nostri impegni", insiste Meloni. Il riferimento della presidente del Consiglio è sulle assenze dei deputati, che hanno determinato lo "scivolone".

"Il problema è che i deputati non sanno, o non si rendono conto", è stato invece il commento a caldo il ministro Giorgetti, secondo il quale però "non c'è un problema politico". E dopo l'incidente alla Camera, sulla chat del gruppo FdI si legge: "Presenza obbligatoria stasera in commissione e domani in aula dalle 10:00 fino a fine lavori". 

 

Gli assenti al voto

In tutto, scorrendo i tabulati, alla maggioranza sono mancati 45 voti tra assenze giustificate, e i deputati non presenti al momento del voto ma non in missione. 

Nel dettaglio, risultano non partecipanti al voto:

  • 14 deputati di FdI, di cui 9 in missione (su 117 hanno votato in 103); 

  • 14 i deputati tra le file di Forza Italia che non risultano presenti al voto, di cui 5 in missione (su 44 deputati hanno votato in 30); 

  • 15 invece i non partecipanti al voto nella Lega, di cui 4 in missione e va segnalata l'assenza di Umberto Bossi per malattia (su 65 hanno votato in 50). 

  • Infine, su 10 deputati di Noi moderati hanno votato in 8 su 10.

Per cui a conti fatti, sono solo 5 gli assenti ingiustificati tra le file di FdI, 9 in Forza Italia e 11 nella Lega.

 

L’opposizione

"Delle due l'una: o siamo di fronte a un episodio di imperdonabile sciatteria o alla prova conclamata delle divisioni della maggioranza. In entrambi i casi si dimostra la totale inadeguatezza di questo governo e di questa maggioranza, che dovranno risponderne davanti al Paese", afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. "Siamo al dilettantismo, il problema è che lo pagano l'Italia e la sua credibilita'", conclude.

 

In Aula le opposizioni chiedono che il governo si rechi subito al Colle, perché quanto accaduto "è un dato politico clamoroso", scandisce la capogruppo dem Chiara Braga.

 

Dello stesso parere il capogruppo M5s, Francesco Silvestri, secondo il quale la premier dovrebbe "recarsi subito al Quirinale". 

 

"È stato uno scivolone che serve anche da lezione", dice il capogruppo di FdI Tommaso Foti. "Francamente aver fatto una scivolata di questo tipo su un argomento per noi molto importante ha poca giustificazione", ha poi aggiunto.

 

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