L’alluvione

Emilia Romagna: la tragedia, il rischio idrogeologico e la solidarietà

Prosegue l’allerta rossa in buona parte dei territori della regione. Anche in Piemonte in moto la Protezione civile. Dal G7 pieno appoggio all’Italia

Emilia Romagna: la tragedia, il rischio idrogeologico e la solidarietà

Piove ancora nel Ravennate, flagellato dall'emergenza maltempo di queste ore, ma per fortuna si tratta di deboli precipitazioni con qualche eccezione in mattinata. Secondo le previsioni del servizio meteo regionale dell'Emilia Romagna, nel pomeriggio in quelle zone, la pioggia dovrebbe rallentare per poi smettere in serata, consentendo così al personale addetto, e ai tantissimi volontari presenti in loco, di proseguire con la messa in sicurezza dei territori, spalare il fango e liberare le strade e le case dai detriti.

Anche in Piemonte si è messa in moto la macchina della Protezione civile e i sindaci si preparano ad affrontare l'emergenza.

 

L’allerta meteo per oggi 20 maggio

In un comunicato emesso ieri la Protezione Civile ha confermato anche per oggi 20 maggio allerta rossa in buona parte dell'Emilia Romagna. In particolare per rischio idraulico e rischio idrogeologico su pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, collina bolognese, costa romagnola, collina e pianura romagnola. 

Allerta arancione su pianura ferrarese di Po e Po di volano, pianura modenese di Secchia e Panaro, collina bolognese, alta collina romagnola, montagna romagnola. E anche su settori di Piemonte, Lombardia e parte di Calabria e Sicilia.

Allerta gialla valutata in Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e parte di Calabria, Sicilia, Emilia-Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta.

Inoltre per oggi le previsioni annunciano altra pioggia con violento ciclone in arrivo dalla Tunisia.

 

Le tragiche conseguenze dell'alluvione

In tutta la provincia di Ravenna, epicentro degli allagamenti in queste ore, sono state evacuate in via precauzionale 27.775 persone e al momento la superficie di territorio della città evacuata è pari al 16% del totale comunale. 

Il bilancio delle vittime dell'alluvione in Emilia e Romagna è salito venerdì a 14, mentre gli sfollati sono oltre 16mila.

Il fango ha imposto anche la chiusura di 500 stradeBologna riapre un vecchio tratto di A1 per aggirare le frane. 

Sono quasi 3.000 uomini e 1.125 volontari che lavorano senza sosta per i soccorsi alla popolazione.

 

Bonaccini si difende dalle accuse

"Non ho davvero un solo minuto per rincorrere autentiche bufale che abbiamo già smentito, come quella sui 55 milioni che non avremmo utilizzato: chi la ripropone se ne assumerà le responsabilità nelle sedi dovute". Si è difeso così il governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in un'intervista al Corriere della Sera, rispondendo alle accuse di aver cementificato il territorio

"Quanto alla cementificazione, invece, si tratta di un problema reale, che in Emilia-Romagna siamo stati i primi ad affrontare approvando cinque anni fa una legge regionale sul consumo di suolo a saldo zero: abbiamo già stoppato nuove pianificazioni urbanistiche per oltre 11mila ettari di suolo, con la previsione di depianificarne altrettanti. Si tratta di una cura dimagrante senza precedenti. Da qui ai prossimi anni la priorità saranno la rigenerazione e il recupero dell'esistente, niente nuove costruzioni o nuovi quartieri. Serve, però, di più: oltre a fermare il cemento, occorre un piano nazionale che adegui strutture e infrastrutture a eventi estremi", ha aggiunto.

 

Solidarietà dai leader del G7

Dal G7 in Giappone tanti i messaggi di soliedarierà al nostro Paese per quanto sta succedendo in Emilia Romagna e non solo. Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, in apertura della sessione di lavori ha espresso vicinanza e solidarietà alla premier così come il primo ministro canadese Justin Trudeau che su Twitter ha scritto: "Le notizie e le immagini delle gravi inondazioni nel Nord Italia sono strazianti. A nome dei canadesi, invio le mie più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari. Stiamo pensando a tutte le persone colpite e siamo pronti a fornire supporto se necessario" e come Emmanule Macron che in italiano e in francese ha scritto: "L’Italia è colpita da alluvioni che causano danni considerevoli. Intere aree travolte. Il nostro pensiero va alle vittime e alle famiglie che hanno perso tutto. La Francia è solidale. L’ho detto alla Presidente del Consiglio Meloni, siamo pronti a fornire ogni aiuto utile".

Intanto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni potrebbe anticipare il suo rientro in Italia per seguire da vicino l'emergenza maltempo in Emilia-Romagna, in vista anche del CdM di martedì 23 maggio che servirà a mettere a terra i primi provvedimenti di urgenza per aiutare la popolazione e i territori a superare queste prime fasi. 

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