Il piano nazionale di ripresa e rilienza

4a rata Pnrr, il governo modifica 10 obiettivi. Schlein attacca Meloni

Dai satelliti, gli asili nido alle caldaie ecco come l’esecutivo ha cambiato metodo per ottenere rapidamente i 16 miliardi di euro della quarta tranche

4a rata Pnrr, il governo modifica 10 obiettivi. Schlein attacca Meloni

La Cabina di regia sul Pnrr convocata ieri a Palazzo Chigi ha provveduto ad approvare le modifiche, concordate con la Commissione Ue, di dieci dei 27 obiettivi relativi alla quarta rata del Piano, per la quale parte il processo di revisione formale."Le modifiche ci consentono di mantenere fede al percorso stabilito e chiedere la quarta rata nei prossimi giorni", ha spiegato il ministro Raffaele Fitto nella conferenza stampa che ha tenuto ieri dopo la cabina. E al momento rimane ancora aperta anche la partita dei 19 miliardi della terza rata

 

"Giorgia Meloni si assuma le sue responsabilità e venga a spiegarci in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata", ha chiosato la segretaria del Pd, Elly Schlein. Alla quale risponde il ministro Fitto ribadendo che: “Rispetteremo la data di scadenza del 31 agosto per modifiche e revisione, sui ritardi vorrei critiche nel merito dall'opposizione. La convocazione d'urgenza della riunione è una fake news”. "Andrò in Parlamento il 18 per la relazione semestrale, - continua Fitto - e penso di essere andato in Parlamento un numero di volte non paragonabile rispetto a quanto accaduto nei due anni precedenti. Il tema dei ritardi è particolare: non ho ancora ascoltato un riferimento preciso a un ritardo imputabile a noi che sia oggettivo” ha spiegato il ministro.

 

E messaggi rassicuranti sono arrivati anche dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: "Quello che auspico è, chiaramente, che queste risorse arrivino. Se non arrivano, al momento siamo in grado di gestire la situazione".

 

Dai satelliti agli asili nido alle caldaie: i 10 obiettivi modificati

Al fine di evitare il rischio di ulteriori ritardi e di verifiche troppo lunghe, e scongiurare quindi quanto sta accadendo con la terza rata del Pnrr in stand by da oltre sei mesi, il governo ha deciso di cambiare passo e di procedere con un metodo diverso per la tranche successiva, da 16 miliardi di euro. Come? Modificando 10 obiettivi intermedi in accordo con la Commissione europea:

Il primo obiettivo modificato è il progetto di Cinecittà sullo sviluppo dell'industria cinematografica, che cambia  solo il nome passando da Istituto Luce Studios a Cinecittà.

Il secondo riguarda i satelliti, per i quali è stato rimodulata la portata dell'investimento tenendo conto di quello privati dell'Internet of Things. 

Il terzo, quello più delicato, riguarda gli asili nido: niente taglio dei finanziamenti ma solo più tempo per emanare altri bandi. 

Un quarto obiettivo concerne i treni, nello specifico il rinnovo del parco ferroviario del trasporto regionale allo scopo di definire la composizione di treni e carrozze da acquistare.

Un quinto obiettivo si riferisce all'idrogeno, in particolare alla sperimentazione per la mobilità ferroviaria, alla luce delle gare non andate a buon fine

Il sesto obiettivo fa riferimento alle caldaie: non essendo chiaro il contributo alla transizione ecologica fornito dal Sismabonus, si è scelto di aumentare l'obiettivo dell'Ecobonus. Adesso sarà dunque possibile rendicontare l'installazione di caldaie a condensazione a gas in sostituzione delle caldaie a minore efficienza. 

Settimo, le colonnine per le ricariche dei mezzi elettrici sulle aree extraurbane, dopo che le prime iniziative sono andate deserte.

Ottavo obiettivo, la riduzione diretta del ferro, con la precisazione fondamentale che "nessun gas naturale deve essere utilizzato per la produzione di idrogeno da utilizzare in tale contesto".

Nono obiettivo modificato dalla cabina di regia del Pnrr sono le le soglie per gli avvisi dei progetti di interventi contro la povertà educativa nel Mezzogiorno, in particolare a sostegno del Terzo settore

Decimo, cambia infine anche la descrizione del target dell'investimento relativo alla "Creazione di imprese femminili", con la rimozione del riferimento a specifici strumenti finanziari.

 

Le opposizioni all'attacco

"Siamo all'emergenza nazionale: Azione è pronta a collaborare in ogni modo ma per favore smettiamola con il 'tutto bene'", ha detto Carlo Calenda, proponendo di usare il "suo" meccanismo di Industria 4.0 per far diventare il Pnrr il nostro Inflation Reduction Act. 

 

Da Fitto "inutili giri di parole", ha tagliato corto il M5s.

 

Alleanza Verdi-Sinistra e Pd chiedono invece che Giorgia Meloni "riferisca urgentemente al Parlamento sulle revisioni al Pnrr", con accuse di "approssimazione" al governo, legate anche ai tempi incerti della quarta rata.

 

“ll fatto che non si sia ancora visto un euro della terza rata del PNRR, e che anche la quarta rischia di slittare, è molto preoccupante per il Paese” ha scritto invece su Twitter Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva.

 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA