L’autunno caldo

Governo, oggi il primo Cdm. Fibrillazioni tra i due vicepremier

La prima riunione dei ministri dopo la pausa estiva della politica riapre il confronto dei partiti di maggioranza. Meloni chiede ai suoi realismo e serietà

Governo, oggi il primo Cdm. Fibrillazioni tra i due vicepremier

Il primo Consiglio dei ministri fissato per oggi pomeriggio decreta ufficialmente la fine della pausa estiva della politica, anche se per tutto questo periodo le polemiche e le critiche non sono mai andate in vacanza, specie in riferimento al caro-carburante, al caro-voli e al caro-vacanze con la pubblicazione degli scontrini dai prezzi folli sui social. Ma ad essere in fibrillazione non ci sono solo le opposizioni che accusano il governo di non sapere gestire le situazioni più delicate come l’emergenza migranti e il record di sbarchi a Lampedusa, ma anche i partiti di maggioranza, e in particolare fra due esponenti di spicco come i vicepremier, Matteo Salvini della Lega e Antonio Tajani di Forza Italia

 

Tuttavia l’autunno caldo che attende gli italiani tra inflazione e caro carburanti, richiede realismo e serietà, e Meloni lo sa bene. Per questo, nella prima riunione dei ministri, (sul cui tavolo arriverà solo il decreto del presidente del Consiglio per rendere operativo il memorandum d'intesa del 10 agosto tra il ministero dell’economia e il fondo americano Kkr per presentare un'offerta vincolante al consiglio di amministrazione di Tim per rilevare fino al 20% della Necto, società della rete fissa) la premier porrà subito un freno alle richieste bandiera dei singoli partiti di maggioranza, imponendo loro priorità ed una visione unitaria circa gli obiettivi da perseguire.

"Nel primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva - ha detto Tajani - gli obiettivi sono tutelare l'interesse dei nostri cittadini, famiglie e imprese, e il potere di acquisto di lavoratori e pensionati, lavoreremo per ridurre la pressione fiscale su tredicesime, straordinari e premi di produzione e guarderemo anche alle pensioni minime che sono arrivate a 600 euro, l'obiettivo è arrivare a 1.000 euro alla fine della legislatura, mi auguro che si possa fare un intervento anche in questa sessione di bilancio”. Aggiungendo: ”Il taglio del cuneo fiscale deve diventare strutturale, è un nostro impegno, le forze di maggioranza mi pare che siano d'accordo".

 

Ma oltre alla manovra esistono altri attriti tra i due vicepremier. Uno, riguarda la tassa sugli extraprofitti delle banche, approvata nell’ultimo Cdm prima della pausa estiva caldeggiato dalla premier e dalla Lega, ma non da Forza Italia che nella riunione di maggioranza fissata per il 6 settembre, e non nel CdM di oggi, ne chiederà la modifica a tutela delle piccole banche.  

Un altro riguarda invece la questione della privatizzazione dei porti. "Sui porti bisogna stare molto attenti" ha detto Tajani. Ci sono già presenze cinesi in altri porti italiani ed europei. Prima di spalancare le porte a chi ci vede come colonie e come terra di conquista, starei attento", ha aggiunto.

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