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Nadef 2024 in CdM: le priorità e le sfide per il rilancio dell’Italia

Il Consiglio dei Ministri si riunirà oggi per approvare la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef) per il triennio 2023-2025

Nadef 2024 in CdM: le priorità e le sfide per il rilancio dell’Italia

Il Consiglio dei Ministri si riunirà oggi per approvare la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef) per il triennio 2023-2025, che contiene le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica e le linee guida per la prossima legge di bilancio. Il documento, proposto dal presidente Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, sarà poi trasmesso al Parlamento e alla Commissione Europea.

 

Le riforme strutturali per la crescita e la competitività

La Nadef 2024 si basa sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede investimenti per 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 miliardi di contributi a fondo perduto e 122,6 miliardi di prestiti, provenienti dal Recovery Fund europeo. Il PNRR si articola in sei missioni: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione sociale, parità di genere e salute; modernizzazione della pubblica amministrazione e della giustizia.

Il governo intende realizzare una serie di riforme strutturali per rendere l’Italia più competitiva, attrattiva e resiliente, in linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea. Tra le riforme principali ci sono: la semplificazione normativa e amministrativa, la revisione del sistema fiscale, la riforma del mercato del lavoro, la riforma della previdenza, la riforma della giustizia civile e penale, la riforma della sanità, la riforma dell’istruzione e della formazione, la riforma della governance e della gestione delle risorse idriche, la riforma del settore energetico e delle fonti rinnovabili, la riforma del settore dei trasporti e della logistica, la riforma del settore turistico e culturale, la riforma del settore agricolo e agroalimentare.

 

Le misure per il welfare e la coesione sociale

La Nadef 2024 prevede anche una serie di misure per sostenere il welfare e la coesione sociale, in particolare per le categorie più colpite dalla crisi economica e sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19. Tra le misure principali ci sono: il rafforzamento del reddito di cittadinanza, il sostegno al lavoro autonomo e alle partite IVA, il potenziamento degli ammortizzatori sociali, il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, l’aumento delle pensioni minime e sociali, l’incremento del salario minimo, l’estensione del bonus bebè e del bonus asilo nido, l’introduzione del bonus famiglia, il potenziamento dei servizi sociali e assistenziali, l’attuazione del piano nazionale per la non autosufficienza, l’attuazione del piano nazionale per la disabilità, l’attuazione del piano nazionale per la lotta alla povertà infantile, l’attuazione del piano nazionale per l’integrazione dei migranti, l’attuazione del piano nazionale per la parità di genere, l’attuazione del piano nazionale per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne.

 

Le risorse disponibili e le coperture finanziarie

La Nadef 2024 stima che il prodotto interno lordo (PIL) dell’Italia crescerà del 6% nel 2021, del 4,5% nel 2022, del 2,5% nel 2023 e del 1,8% nel 2024, grazie agli effetti positivi del PNRR e delle riforme strutturali. Il documento prevede anche una riduzione del rapporto tra il debito pubblico e il PIL, che passerà dal 159,8% del 2020 al 156,3% del 2021, al 152,5% del 2022, al 147,6% del 2023 e al 143,4% del 2024.

Il deficit pubblico, invece, si attesterà al 9,5% del PIL nel 2021, al 5,9% nel 2022, al 3,8% nel 2023 e al 2,9% nel 2024.

Il governo ha previsto una serie di coperture finanziarie per garantire la sostenibilità delle misure previste dal Nadef 2024. Tra le principali fonti di entrata ci sono: la lotta all’evasione fiscale e contributiva, la revisione delle spese fiscali, la razionalizzazione della spesa pubblica, la vendita di partecipazioni statali, la tassazione delle transazioni finanziarie, la tassazione delle attività digitali, la tassazione delle emissioni di CO2, la tassazione dei beni di lusso, la tassazione dei redditi più elevati, la tassazione delle eredità e delle donazioni.

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