Il calendario pagamenti

Naspi ottobre 2023: quando arriva il pagamento e le ultime novità

La Naspi è l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori che hanno perso il lavoro involontariamente. Vediamo quando arriva il pagamento di ottobre

Naspi ottobre 2023: quando arriva il pagamento e le ultime novità

La Naspi è l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso il lavoro involontariamente, per licenziamento o dimissioni per giusta causa. Si tratta di un sostegno economico mensile, che viene erogato dall’INPS su domanda del lavoratore. In questo articolo vediamo quando arriva il pagamento della Naspi di ottobre 2023 e quali sono le novità previste per il 2023.

 

Quando arriva il pagamento della Naspi di ottobre 2023

Il pagamento della Naspi arriva sempre nel mese successivo a quello di competenza e quasi sempre intorno al giorno 8, sebbene la situazione possa variare da beneficiario a beneficiario e soprattutto in base a quando viene fatta la domanda. Infatti, il termine per presentare la domanda di Naspi è di 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, ma se la domanda viene presentata entro 8 giorni dalla fine del lavoro, la Naspi decorre dall’ottavo giorno, altrimenti decorre dal giorno successivo alla domanda.

 

Per il pagamento della Naspi di ottobre 2023, quindi, bisogna considerare che la data di accredito dipende dalla data in cui l’INPS inizia ad elaborare le domande, che di solito è il primo giorno del mese, ma se il primo giorno è festivo, come ad esempio una domenica, le operazioni potrebbero essere posticipate al lunedì successivo. Dopo l’avvio delle operazioni di elaborazione, passano generalmente 7-8 giorni prima che i pagamenti effettivi siano completati. Pertanto, la maggior parte dei beneficiari può aspettarsi di ricevere il pagamento della Naspi di ottobre 2023 a partire dal lunedì 9 ottobre, con una possibilità di anticipo al venerdì 6 ottobre.

 

È importante notare che il pagamento della Naspi relativa a settembre avviene nel mese successivo, ovvero ottobre. Tuttavia, è fondamentale tenere presente che la gestione dei pagamenti Naspi è responsabilità delle strutture territoriali dell’INPS, il che significa che non tutti i beneficiari riceveranno l’accredito contemporaneamente. Il tempismo dipenderà dalla data in cui le varie sedi INPS sparse sul territorio nazionale inizieranno ad elaborare le richieste.

 

Per verificare la data di pagamento della Naspi, il beneficiario può accedere al proprio fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS, con le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS o PIN), e consultare la sezione “Prestazioni e Pagamenti”. In alternativa, può contattare il Contact Center INPS al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06164164 (a pagamento da rete mobile).

Ecco invece il calendario pagamenti INPS ottobre 2023.

 

Quali sono le novità per la Naspi nel 2023

Per il 2023 sono previste alcune novità per la Naspi, che riguardano i requisiti, l’importo e la durata della prestazione. Vediamole nel dettaglio.

 

Requisiti

La prima novità riguarda il requisito contributivo per accedere alla Naspi. Finora, infatti, oltre al requisito generale di 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la disoccupazione, era richiesto anche un requisito specifico di 30 giornate di lavoro effettivo nell’anno precedente la disoccupazione. Questo requisito, però, è stato abolito dalla legge di bilancio 2022, per gli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2022. Quindi, dal 2022, per avere diritto alla Naspi basterà aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la fine del lavoro, senza dover dimostrare 30 giornate di lavoro effettivo nell’anno precedente.

Questa novità è stata introdotta per favorire l’accesso alla Naspi da parte dei lavoratori con contratti intermittenti, a chiamata, a termine o part-time, che spesso non raggiungevano il requisito delle 30 giornate lavorative. Inoltre, la novità si applica anche ai lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione o della riduzione dell’orario di lavoro, che non vedranno più ridotto il loro montante contributivo ai fini della Naspi.

 

Importo

La seconda novità riguarda l’importo della Naspi. Finora, infatti, l’importo della Naspi era calcolato come il 75% della retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni, fino a un massimo di 1.360,77 euro, e subiva una decurtazione del 3% dal quarto mese di erogazione. Questa decurtazione, però, è stata eliminata dalla legge di bilancio 2022, per le domande di Naspi presentate dal 1° gennaio 2022. Quindi, dal 2022, l’importo della Naspi sarà sempre pari al 75% della retribuzione media mensile, senza subire alcuna riduzione nel tempo.

Questa novità è stata introdotta per garantire una maggiore tutela del reddito dei disoccupati, che non vedranno più diminuire il loro assegno di disoccupazione nel corso dei mesi. Inoltre, la novità si applica anche ai beneficiari della Dis-Coll, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi, che avevano la stessa modalità di calcolo e decurtazione della Naspi.

 

Durata

La terza novità riguarda la durata della Naspi. Finora, infatti, la durata della Naspi era pari a un giorno per ogni settimana di contribuzione versata nei 4 anni precedenti la disoccupazione, fino a un massimo di 24 mesi. Questa durata, però, è stata modificata dalla legge di bilancio 2022, per le domande di Naspi presentate dal 1° gennaio 2022. Quindi, dal 2022, la durata della Naspi sarà pari a un giorno per ogni settimana di contribuzione versata nei 4 anni precedenti la disoccupazione, fino a un massimo di 18 mesi.

Questa novità è stata introdotta per adeguare la durata della Naspi alla media europea, che è di circa 15 mesi, e per incentivare la ricerca attiva di un nuovo lavoro da parte dei disoccupati. Inoltre, la novità si applica anche ai beneficiari della Dis-Coll, che avevano la stessa durata della Naspi.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA