Misure urgenti

Decreto Campi Flegrei, il piano esodo in caso di allarme bradisismo

Il provvedimento proposto da Musumeci prevede la messa a terra del piano di evacuazione entro tre mesi. Stanziati 52,2 milioni di risorse per le misure

Decreto Campi Flegrei, il piano esodo in caso di allarme bradisismo

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera lo schema di decreto-legge recante “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”. Il provvedimento, proposto dal ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci, prevede un piano di esodo della popolazione in caso di allarme, un programma di controllo sulla vulnerabilità degli edifici, il potenziamento delle strutture di Protezione civile e un sistema di comunicazione-informazione per la popolazione.

 

Piano di esodo entro tre mesi

Il decreto stabilisce che entro tre mesi dalla sua entrata in vigore, la Protezione civile dovrà elaborare un piano di evacuazione delle aree a maggior rischio sismico, tenendo conto delle indicazioni del Comitato scientifico per il monitoraggio del fenomeno bradisismico. Il piano dovrà prevedere le modalità e i tempi di esodo, le destinazioni e le strutture di accoglienza, le misure di assistenza e sostegno alle persone evacuate, le modalità di rientro e le azioni di ripristino delle condizioni di normalità.

 

Controllo sulla vulnerabilità degli edifici

Il decreto prevede anche che entro sei mesi dalla sua entrata in vigore, la Protezione civile dovrà effettuare un’analisi del rischio nelle zone edificate interessate dal bradisismo flegreo, per la loro messa in sicurezza. A tal fine, potrà avvalersi della collaborazione dei Comuni, delle Regioni e degli enti competenti in materia di edilizia e urbanistica. Il decreto dispone inoltre che i Comuni potranno sottoscrivere accordi operativi di programma con soggetti esterni per l’assunzione di personale tecnico specializzato.

 

Potenziamento delle strutture di Protezione civile

Il decreto prevede anche il potenziamento delle strutture operative e logistiche della Protezione civile, con l’acquisto di mezzi, attrezzature e materiali necessari per fronteggiare le emergenze. Inoltre, il decreto prevede il coinvolgimento delle scuole nella diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza. A tal fine, la Protezione civile distribuirà agli alunni opuscoli informativi sul fenomeno bradisismico e sulle modalità di comportamento in caso di allarme.

 

Sistema di comunicazione-informazione per la popolazione

Infine, il decreto prevede la realizzazione di un sistema integrato di comunicazione-informazione per la popolazione residente nelle aree a rischio sismico. Il sistema dovrà garantire la trasmissione tempestiva e accurata delle informazioni sullo stato del fenomeno bradisismico, sulle misure adottate dal governo e dalle autorità locali, sulle modalità di allerta e di evacuazione.

Il sistema dovrà anche contrastare la diffusione di notizie false o allarmistiche che possano generare panico o confusione.

 

Risorse per 52 milioni ma niente da Regione

Il decreto stanzia 52,2 milioni di euro per il finanziamento delle misure previste, ma non prevede alcun contributo da parte della Regione Campania. Questo ha creato una situazione di gelo tra il governo e il governatore Vincenzo De Luca, che ha definito il provvedimento “una presa in giro” e ha annunciato una battaglia politica e giudiziaria. De Luca ha accusato il governo di non aver consultato la Regione e di aver ignorato le sue richieste di maggiori risorse e autonomia. Musumeci ha replicato che il decreto è frutto di un lavoro serio e condiviso con i sindaci dell’area flegrea e che la Regione avrà un ruolo importante nella sua attuazione.

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