Reggio Calabria

Il simbolo dell’accoglienza Mimmo Lucano, assolto dai reati più gravi

L’ex sindaco di Riace è stato condannato solo a un anno e mezzo per abuso d’ufficio. Ha definito la sentenza della Corte d’Appello “la fine di un incubo”.

Il simbolo dell’accoglienza Mimmo Lucano, assolto dai reati più gravi

L'ex sindaco di Riace, simbolo dell'accoglienza ai migranti, è stato condannato solo a un anno e mezzo per abuso d'ufficio. Ha definito la sentenza "la fine di un incubo".

 

La sentenza della Corte d'Appello di Reggio Calabria

La Corte d'Appello di Reggio Calabria ha ribaltato la sentenza di primo grado che aveva condannato Mimmo Lucano, l'ex sindaco di Riace, a 12 anni e otto mesi di reclusione per una serie di reati legati alla gestione dei fondi per l'accoglienza dei migranti. In appello, Lucano è stato assolto da tutti i reati più gravi, come associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso ideologico.

L'ex sindaco è stato condannato solo a un anno e mezzo per abuso d'ufficio, per aver affidato il servizio di raccolta dei rifiuti a una cooperativa formata da migranti senza gara d'appalto. La pena è stata sospesa e non comporta l'interdizione dai pubblici uffici. Lucano ha annunciato che ricorrerà in Cassazione anche per questo capo d'imputazione.

 

La reazione di Mimmo Lucano

Mimmo Lucano ha accolto con soddisfazione la sentenza della Corte d'Appello, definendola "la fine di un incubo". Ha ringraziato i suoi avvocati, i suoi sostenitori e tutti coloro che hanno creduto nel suo progetto di integrazione e solidarietà. Ha dichiarato di essere orgoglioso del suo operato da sindaco e di non aver mai rubato o favorito nessuno. Ha aggiunto che continuerà a lottare per i diritti dei migranti e per la difesa dei piccoli comuni.

Lucano è stato sindaco di Riace dal 2004 al 2018, quando è stato sospeso dal suo incarico per effetto della misura cautelare che gli impediva anche di tornare nel suo paese. Durante il suo mandato, ha trasformato Riace in un modello di accoglienza e integrazione, salvando il borgo calabrese dallo spopolamento e dalla desertificazione. Per il suo impegno, è stato candidato al Nobel per la pace e inserito tra i 50 leader mondiali dalla rivista Fortune.

 

La sentenza in un momento politico e sociale delicato

La sentenza della Corte d'Appello di Reggio Calabria arriva in un momento delicato per il dibattito politico e sociale sul tema dell'immigrazione. Da una parte, ci sono le forze che sostengono la necessità di una maggiore apertura e solidarietà verso i migranti e dall'altra, ci sono le forze di maggioranza che sono al governo che invocano una maggiore sicurezza e la necessità di bloccare la tratta dei migranti e le morti in mare.

La vicenda di Mimmo Lucano ha diviso l'opinione pubblica tra chi lo considera un eroe e chi lo considera un delinquente. Il suo caso ha anche sollevato interrogativi sulla gestione dei fondi pubblici destinati all'accoglienza dei migranti e sulla trasparenza delle procedure amministrative. Infine, ha messo in evidenza le difficoltà e le potenzialità dei piccoli comuni italiani, che spesso sono abbandonati dalle istituzioni ma che possono diventare laboratori di innovazione sociale.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA