Il comunicato

Caso Apostolico, il ministro Nordio smentisce: “Nessuna ispezione”

In una nota il Guardasigilli ha spiegato di non aver disposto alcuna azione disciplinare nei confronti della giudice di Catania e le sue sentenze.

Caso Apostolico, il ministro Nordio smentisce: “Nessuna ispezione”

Il comunicato del Guardasigilli. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha diffuso un comunicato in cui chiarisce la sua posizione sul caso della giudice Iolanda Apostolico, che ha suscitato polemiche per aver partecipato a una manifestazione pro-migranti e contro l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini nel 2018. Nordio ha spiegato che non ha disposto alcuna ispezione né avviato un'azione disciplinare nei confronti della magistrata, ma ha solo chiesto di acquisire articoli di stampa e pubblicazioni sui social media relativi al suo comportamento, in risposta a quattro interrogazioni parlamentari.

Nordio ha sottolineato che il suo compito è quello di garantire il rispetto dei principi costituzionali e delle norme deontologiche da parte dei giudici, ma anche di tutelare la loro indipendenza e autonomia. Ha aggiunto che non intende interferire con le decisioni dei magistrati, ma solo verificare se ci sono stati eventuali abusi o violazioni delle regole. Ha infine ribadito la sua fiducia nella magistratura italiana e nel suo ruolo di garante dello stato di diritto.

 

Il giallo del video

Il caso Apostolico è emerso dopo che il leader della Lega Matteo Salvini ha diffuso un video in cui si vede la giudice in prima fila durante una manifestazione pro-migranti e contro il suo decreto sicurezza a Catania nel 2018. Il video è stato usato da Salvini per mettere in dubbio l'imparzialità della magistrata, che ha recentemente emesso due provvedimenti con cui ha liberato alcuni migranti tunisini dal centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Pozzallo, ritenendo illegittimi i decreti di espulsione.

Il video ha scatenato una serie di reazioni e polemiche, ma anche un mistero sulla sua origine. Inizialmente si era ipotizzato che fosse stato girato da un carabiniere, che poi avrebbe ritrattato la sua confessione. Successivamente, però, il suo avvocato e il sindacato dei carabinieri hanno smentito questa versione, affermando che il militare non ha mai ammesso di aver registrato le immagini. Anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che il video non proviene dalla questura di Catania e che non è stato sottoposto a elaborazioni informatiche a fini identificativi.

 

Le decisioni della giudice

La giudice Iolanda Apostolico, che fa parte della sezione immigrazione del tribunale di Catania, ha motivato le sue decisioni di liberare i migranti tunisini con il fatto che i decreti di espulsione erano illegittimi perché non tenevano conto della situazione socio-politica del Paese nordafricano, dove si registrano gravi violazioni dei diritti umani e rischi per la sicurezza dei cittadini. La magistrata ha anche fatto riferimento alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che vietano le espulsioni collettive e impongono il rispetto della dignità umana.

Le decisioni della giudice hanno provocato le critiche del governo e della maggioranza parlamentare, che le hanno accusate di essere ideologiche e contrarie alla sovranità nazionale.

Il ministro Piantedosi ha annunciato che valuterà se impugnare i nuovi provvedimenti del giudice: "Non conosco questi ultimi provvedimenti nel dettaglio e non do giudizi sommari su procedimenti giudiziari, ma valuteremo e impugneremo". Ha dichiarato il ministro aggiungendo che: "Siamo profondamente convinti che i provvedimenti del governo sono legittimi e rispettosi della cornice giuridica. Il tema del trattenimento ai soli scopo dell'identificazione e di fare procedure accelerate alla frontiera è un tema cardine dell'attuale e futura normativa europea, con l'approvazione del Patto di migrazione e asilo". 

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