La polemica

Caso Apostolico: Meloni e Salvini contro la giudice pro migranti

La Lega chiede le dimissioni della “toga attivista” che ha disapplicato il decreto Cutro sull’immigrazione, mentre la sinistra ne denuncia un dossieraggio

Caso Apostolico: Meloni e Salvini contro la giudice pro migranti

La giudice Iolanda Apostolico, che nei giorni scorsi ha disapplicato il decreto Cutro sull’immigrazione, non convalidando il trattenimento nel centro di Pozzallo di quattro richiedenti asilo tunisini, è finita nel mirino della Lega per aver preso parte a una manifestazione pro migranti nel 2018.

Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha pubblicato su Twitter un video che la ritrae insieme al marito tra i dimostranti che protestavano contro la politica del governo giallo-verde sul caso della nave Diciotti, bloccata nel porto di Catania con a bordo 177 migranti. Nel video si sentono cori e insulti contro la polizia e il ministro dell’Interno dell’epoca, tra cui “assassini” e “animali”. Salvini ha commentato: “Mi sembra di vedere alcuni volti familiari”.

 

La difesa della giudice e l’esposto della sinistra

La giudice Apostolico ha respinto le accuse di essere una toga attivista e ha sostenuto di aver agito in base alla legge e alla Costituzione. Ha inoltre minimizzato la sua partecipazione alla manifestazione, definendola un atto di solidarietà verso i migranti e non una presa di posizione politica. Ha poi denunciato un’operazione di dossieraggio nei suoi confronti, sostenendo di essere vittima di una campagna diffamatoria orchestrata dalla destra.

La sinistra ha espresso solidarietà alla magistrata e ha presentato un esposto in procura per verificare se vi sia stata violazione del segreto d’ufficio nella diffusione del video, chiedendo di individuare i responsabili e i mandanti. Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, il video sarebbe stato girato da funzionari della polizia di Stato, ma la questura di Catania ha smentito che il filmato fosse tra gli atti d’ufficio relativi all’evento.

 

Meloni: "Nessun dossieraggio sul giudice Apostolico"

In un punto stampa a Granada, dove si è recata per partecipare al Consiglio europeo informale, Meloni ha liquidato come “strumentale” la polemica sul dossieraggio sollevata dalle opposizioni. Infatti, ha spiegato che “Salvini non mi ha parlato del video”, ma “era una manifestazione pubblica” e la giudice era lì, non c’è niente di “occulto”.

Il dubbio che viene sollevato, prosegue Meloni, “è legittimo e io l’ho detto molto prima di sapere della partecipazione alla manifestazione, perché trovo che le motivazioni di quella sentenza […] siano assurde”. E, appunto, in merito al dossieraggio dice: “Partecipi a una manifestazione, lo rivendichi. Il dossieraggio è un’attività che di solito si fa, occulta, per tirare fuori le cose che non si sanno. Se uno sta in una manifestazione con il proprio volto, in prima fila, dietro uno striscione, che dossieraggio è? Stai lì, lo rivendichi…che poi uno possa dire e segnalare che nelle decisioni ci possa essere un pregiudizio, mi pare perfettamente legittimo. E penso che anche voi, nella vostra onestà intellettuale, ve ne rendiate conto".

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