operazione “Libellula”

Ucraina, Kiev sferra attacco missilistico a due aeroporti russi

I nuovi missili Atacms americani sugli aeroporti di Lugansk e Berdyansk. Il bilancio è di nove elicotteri, un deposito di munizioni e decine di morti.

Ucraina, Kiev sferra attacco missilistico a due aeroporti russi

La guerra tra Ucraina e Russia ha subito una nuova escalation con l’attacco missilistico sferrato da Kiev a due aeroporti controllati da Mosca a Lugansk e Berdyansk, nella notte tra il 16 e il 17 ottobre. 

 

Missili Atacms e l'operazione Libellula

L’operazione, denominata “Libellula”, ha visto l’impiego dei missili a lungo raggio Atacms (Army Tactical Missile Systems), forniti dagli Stati Uniti nelle scorse settimane. Il bilancio è di nove elicotteri, un sistema di difesa aerea, un deposito di munizioni e varie attrezzature distrutti, oltre a decine di soldati russi uccisi o feriti.

L’attacco è stato confermato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un video pubblicato sui suoi profili social ha ringraziato “tutti coloro che ci aiutano, con un ringraziamento speciale agli Stati Uniti” perché “gli accordi con il presidente Biden sono stati osservati e gli Atacms hanno dato prova di sé”. Zelensky ha anche annunciato che l’Ucraina ha intercettato sei droni iraniani e un missile lanciato dalla Russia nella parte sud della regione di Odessa.

La fornitura dei missili Atacms all’Ucraina segnala un potenziale punto di svolta nel confronto con la Russia, con Kiev dotata per la prima volta di armamenti capaci di oltrepassare in modo efficace la linea del fronte nemico. Per mesi l’amministrazione di Joe Biden è stata restia nel fornire questa tipologia di missili, capaci di trasportare bombe a grappolo a una distanza fino a 300 chilometri, per timore di alimentare un’escalation del conflitto.

 

Putin in Cina

La Russia nel frattempo, ha negato ogni responsabilità per l’attacco all’ospedale al Ahli di Gaza City, avvenuto ieri in uno scambio di accuse tra Hamas e Israele, per chi sia il responsabile del bombardamento che ha causato centinaia di morti e, per il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha accusato l’Ucraina di violare gli accordi di Minsk e di provocare una situazione pericolosa nella regione.

Il tutto mentre il presidente russo Vladimir Putin si trova in Cina, dove partecipa al forum sulla Nuova via della Seta, insieme ad altri leader mondiali. Putin ha incontrato il suo omologo cinese Xi Jinping, con cui ha discusso delle proposte di pace avanzate da Pechino per l’Ucraina all’inizio dell’anno. Putin ha definito le proposte “realistiche” e ha espresso la sua gratitudine ai “nostri amici cinesi” per aver cercato di porre fine alla crisi. Putin ha anche incontrato il primo ministro ungherese Viktor Orban, con cui ha parlato delle relazioni tra Mosca e Budapest.

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