applicazioni e ricadute

Amato e l’IA, Meloni irritata per la nomina. Il Pd critica la scelta

Giuliano Amato, come presidente del comitato per l’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore editoriale, ha scatenato polemiche e ilarità social

Amato e l’IA, Meloni irritata per la nomina. Il Pd critica la scelta

La nomina di Giuliano Amato a presidente del comitato per studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore editoriale ha scatenato una polemica politica che coinvolge la maggioranza e l’opposizione. La premier Giorgia Meloni ha espresso irritazione nei confronti del sottosegretario con delega all’editoria Alberto Barachini, di Forza Italia, per aver scelto l’ex presidente del Consiglio senza averla informata. Il Partito Democratico ha invece attaccato il governo per la mancanza di coerenza e di visione sul tema dell’IA.

 

Meloni irritata per la nomina di Amato

Secondo fonti di governo, la presidente del Consiglio si sarebbe sentita esclusa dalla decisione di Barachini, che ha annunciato la nomina di Amato lo scorso 18 ottobre. Il comitato, voluto dalla stessa Meloni, avrà il compito di redigere una relazione entro il 31 gennaio 2024 sulle possibili applicazioni e ricadute dell’IA nel mercato editoriale. Meloni avrebbe preferito essere coinvolta nella scelta del presidente del comitato, che avrà un ruolo chiave nella definizione della strategia nazionale sull’IA.

La nomina di Amato ha suscitato anche perplessità e ironie sui social media, dove molti utenti hanno evidenziato la sua età avanzata (85 anni) e la sua scarsa esperienza nel campo dell’informatica e dell’innovazione. Alcuni hanno anche messo a confronto il suo curriculum con quello del suo omologo inglese, Ian Hogarth, un imprenditore digitale di 38 anni con una laurea in ingegneria informatica e una solida competenza in materia di IA.

 

FdI a Forza Italia: “La commissione c’era già”

A difendere la nomina di Amato è intervenuto lo stesso Barachini, che ha sottolineato la sua autorevolezza e la sua indipendenza. Il sottosegretario ha anche precisato che il comitato non si occuperà della strategia nazionale sull’IA, ma solo dell’impatto dell’IA nell’editoria. La strategia nazionale, ha aggiunto, sarà invece definita dal governo con il contributo di un altro comitato, coordinato dal sottosegretario all’innovazione Alessio Butti, di Fratelli d’Italia.

 

Il Pd critica il governo per l’incoerenza sull’IA

Dall’opposizione sono arrivate le critiche del Partito Democratico, che ha denunciato l’incoerenza e la confusione del governo sul tema dell’IA. Il senatore Pd Antonio Nicita, primo firmatario di un disegno di legge sulla trasparenza dei contenuti generati da IA, ha affermato che il governo non ha una visione chiara e condivisa sul ruolo dell’IA nello sviluppo economico e sociale del Paese. Nicita ha anche rimarcato la necessità di regolamentare l’IA in modo armonizzato con l’Unione Europea, che sta discutendo una proposta di regolamento sull’IA (AI Act).

Anche il deputato Pd Alessandro Fusacchia ha espresso dubbi sulla nomina di Amato e sulla competenza del governo in materia di IA. Fusacchia ha ricordato che il Pd ha presentato una proposta di legge sull’intelligenza artificiale generativa, che prevede l’obbligo di etichettare i contenuti prodotti da IA per garantire l’autenticità e la verificabilità delle informazioni. Fusacchia ha anche invitato il governo a investire di più nella ricerca e nell’innovazione, sostenendo le startup e le imprese che operano nel settore dell’IA.

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