La retromarcia del governo

Manovra e pignoramento diretto nei conti correnti: Meloni smentisce

“Nessuna misura nella manovra” ha affermato la premier smentendo così le voci di un prelievo forzoso dei conti correnti dei contribuenti debitori.

Manovra e pignoramento diretto nei conti correnti: Meloni smentisce

Il prelievo forzoso dai conti correnti è una misura che nelle ultime ore ha suscitato molte polemiche e preoccupazioni tra i contribuenti italiani. Si tratta di una disposizione che consentirebbe al Fisco di accedere direttamente ai conti correnti dei debitori e di pignorare le somme dovute senza passare per la magistratura. 

La premier Giorgia Meloni ha però smentito categoricamente l’introduzione del prelievo forzoso nella prossima manovra, invitando tutti a non credere ai ‘sentito dire’ o ai documenti non ufficiali e affermando inoltre che il suo obiettivo è quello di semplificare il sistema fiscale e di ridurre la pressione tributaria sui cittadini onesti.

Tuttavia, alcuni osservatori hanno fatto notare che la Meloni del 2019, quando era all’opposizione, aveva promesso delle “barricate” contro il prelievo forzoso, che era stato ipotizzato dal governo Conte II. Inoltre, hanno evidenziato che il governo Meloni non ha modificato le regole sulla tracciabilità dei pagamenti e sul pos, che erano state criticate dalla stessa Meloni come strumenti per costringere gli italiani ad aprire conti correnti.

 

Smentita del governo sul prelievo diretto

Retromarcia del governo sulla possibilità di introdurre una misura che consentisse il prelievo diretto dai conti correnti dei contribuenti inadempienti. La notizia era circolata nelle scorse ore, suscitando polemiche e preoccupazioni tra i cittadini e le forze politiche. Il presidente del Consiglio, in un post sui suoi profili social, ha smentito le voci e ha precisato che “nella manovra non c’è nessuna misura sull’accesso ai conti correnti”.

Ha inoltre invitato a “non inseguire i ‘sentito dire’ o documenti non ufficiali” e a “attendere il testo definitivo che sarà approvato dal Consiglio dei ministri”.

 

Pignoramenti, stop al prelievo automatico

La misura del prelievo diretto dai conti correnti era stata ipotizzata come una semplificazione delle procedure di pignoramento per i debiti fiscali. In questo modo, l’Agenzia delle entrate avrebbe potuto accedere ai dati bancari dei contribuenti e prelevare direttamente le somme dovute, senza passare per il giudice. La misura avrebbe riguardato i debiti superiori a 5 mila euro e i conti con un saldo superiore a 10 mila euro. La misura era stata fortemente contestata da diverse associazioni di consumatori e di contribuenti, che l’avevano ritenuta lesiva dei diritti e della privacy dei cittadini.

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