Aumento IVA dal 2020: scongiurato incremento con la Manovra economica

Aumento IVA 2020 aliquota IVA ridotta passa dal 10% del 2019 al 13% del 2020 mentre l'aliquota IVA ordinaria aumenta al 25,2% e poi dal 2021 al 26,5%

Redazione
di Redazione
7 novembre 2019 14:25
Aumento IVA dal 2020: scongiurato incremento con la Manovra economica

L'Aumento IVA, inserito all'articolo 45 della Legge di Stabilità 2015 parlava chiaro: "incremento l’aliquota IVA del 10 per cento di due punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2016 e di un ulteriore punto percentuale a decorrere dal 1° gennaio 2017 e aliquota Iva del 22% incrementata di due punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2016, di un ulteriore punto percentuale dal 1° gennaio 2017 e di ulteriore 0,5 punti percentuali dal 1° gennaio 2018, in più aumento delle accise benzina e gasolio".

 

Nel 2017, la situazione è leggermente cambiata visto che l'aumento IVA, inteso come clausola di salvaguardia sui conti dello Stato Italiano, è stato rimandato al 2018 con una riduzione anche delle aliquote IVA.

 

L'aumento IVA 2018 è stato poi evitato grazie al reperimento di quasi 15 miliardi di euro.

 

Anche l'aumento IVA 2019 è stato evitato dal governo gialloverde, per cui nel 2019 continuano a trovare applicazione le seguenti aliquote IVA 2019:

  • Aliquota IVA 2019 ridotta al 10%:

  • Aliquota IVA 2019 ordinaria del 22%.

 

L'Aumento IVA 2020 e 2021 sebbene già previsto nella Legge di Bilancio come salvaguardia sui conti pubblici, è la priorità del nuovo governo Conte bis. L'esecutivo giallorosso per sterelizzare le clausole, deve trovare 23,1 miliardi di euro da inserire nella nuova Legge di Bilancio 2020.

 

Aumento IVA 2020: clausole di salvaguardia

L'aumento IVA, è stato previsto dal testo della Legge di Stabilità 2015 all'articolo 45. In questo articolo, infatti, sono presenti 3 provvedimenti di salvaguardia che riguardano l'aumento IVA a partire dal 2016 come misura di garanzia sui conti dell'Italia.

 

Il comma 3 articolo 45 del Ddl di Stabilità 2015 ha previsto che:

  • Dal 2016 aumento IVA 12%: l'aliquota IVA agevolata ora al 10% passa dal 1° gennaio 2016 al 12% per poi aumentare di un altro punto percentuale a partire dal 2017, arrivano quindi ad un'aliquota IVA agevolata al 13%.

  • Dal 2016 aumento Iva 24%: l'aumento aliquota ordinaria sarà di due percentuali per cui si arriverà ad un'aliquota IVA ordinaria pari al 24%, per poi passare a partire dal 2017 al 25% e dal 1° gennaio 2018 ulteriore aumento, fino ad arrivare al 25,5%.

  • Aumento accise benzina dal 2018: L'altro provvedimento invece riguarda l'aumento a partire dal 1° gennaio 2018 dell’aliquota dell’accisa di: benzina, benzina con piombo e gasolio usato come carburante. Tali aumenti, dovranno determinare per lo Stato entrate non inferiori a 700 milioni di euro per l’anno 2018 e per ciascuno degli anni successivi e la loro efficacia avrà effetto con la pubblicazione online del relativo provvedimento sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Al comma 4 dell'articolo 45 Legge di Stabilità, si legge anche però che gli interventi illustrati nel comma 3, aumento IVA, possono essere sostituite anche in parte da misure in grado di produrre le stesse entrate per la finanza pubblica come ad esempio maggiori tagli, razionalizzazione e risparmi alla spesa pubblica.

 

Inoltre, tali provvedimenti di salvaguardia non riguardano l'aumento IVA al 4% applicata sulla maggior parte dei prodotti di prima necessità come acqua, farina, pasta, frutta, latte fresco, olio d'oliva, l'IVA sull'acquisto prima casa, occhiali, mense scolastiche o aziendali ecc.

 

Con la Manovra Correttiva, il Governo Gentiloni, è poi intervenuto prima a fissare l'aumento IVA così:

  • Aliquota IVA 10%: aumento dal 2018 dell’aliquota all’11,5% al posto del 13%;

  • Aliquota 22%: aumento aliquota al 25% nel 2018 e al 25,4% mentre scende nel 2019 al 24,9% e nel 2020 , per poi tornare al 25% dal 2021;

  • Aumento accise sulla benzina: dal 2019.

Nel 2019 poi, con la nuova legge di Bilancio il governo gialloverde ha trovato le risorse necessarie per sterilizzare le clausole di salvaguardia e bloccare l'aumento IVA per tutto il 2019 ma secondo il testo della Manovra, ci sarà l'aumento IVA dal 2020/2021.

 

Aumento IVA 2020: per scongiurare l'aumento dell'IVA a partire da gennaio 2020, il Governo Conte bis è riuscito a trovare nella Legge di Bilancio 2020 le risorse necessarie a sterilizzare le clausole di salvaguardia, per 23,1 miliardi di euro. L'IVA 2020, pertanto, non aumenterà.

 

Aumento IVA 2020 aliquota ridotta:

Il provvedimento delle clausole di salvaguardia sulla Legge di Stabilità 2015 ha posto come "manovra correttiva" dei conti l'aumento a partire dal 2016 dell'aliquota IVA agevolata dal 10 al 12% per poi aumentare al 13% a partire dal 1° gennaio 2017.

 

In realtà tale aumento non è mai entrato in vigore, perché i governi finora hanno trovato le risorse necessarie per non farla aumentare.

 

Sulla base del nuovo disegno di legge di Bilancio 2019, l'aumento IVA dal 2019 è stato bloccato ma in realtà è stato solo rinviato al 2020 e sarà ancora compito del governo dover trovare un modo per sterilizzare queste clausole di salvaguarda che sono un po' come una spada di damocle sull'Italia.

 

il testo della Manovra parla chiaro: aumento dell'IVA aliquota ridotta e di quella ordinaria.

 

Aumento IVA ridotta dal 2020: dal 10% aumenta al 13%:

L'aumento IVA 2020 al 13%, si applica a tutti quei prodotti che oggi sono tassati con aliquota agevolata al 10%, ovvero:

  • Prodotti da forno, pasticceria e cereali.

  • Carne e salumi e altri prodotti sempre a base di carni.

  • Pesce fresco o surgelato.

  • Latticini, latte conservato e Uova.

  • Oli di tipo alimentare.

  • Zucchero, sale, spezie e erbe aromatiche.

  • Marmellate, miele, cioccolato, gelati, salse di pomodoro e altri condimenti.

  • Alimenti per bambini.

  • Caffè, tè, cacao e cioccolato in polvere, birra.

L'aliquota agevolata al 10% è applicata oggi anche sull'acquisto degli immobili uso abitativo diversi dalla prima casa, materiali e opere per la ristrutturazione edilizia, fornitura acqua, luce e gas, farmaci anche omeopatici, biglietti per autobus, treni, metropolitane, navi e aerei, cinema, teatri e concerti, canone RAI, ristoranti e hotel.

 

Aumento IVA 2020 al 25,2%:

La legge di bilancio 2019 ha sterilizzato l'aumento dell'IVA, per cui anche nel 2019, l'imposta sul valore aggiunto, sarà IVA ridotta al 10% e IVA ordinaria al 22%.

 

Dal 2020, invece, come abbiamo già visto l'aliquota IVA al 10% potrebbe salire al 13% mentre l'aliquota Iva ordinaria potrebbe subire il seguente aumento:

  • Dal 1° gennaio 2020: l'aliquota IVA ordinaria passa dal 22% al 25,2%;

  • Dal 1° gennaio 2021: l'aliquota IVA ordinaria potrebbe passare dal 25,5% al 26,5%.

 

Semplificando, c'è uno stop per un anno sull'aumento dell'IVA, che però tornerà a salire dal 2020, come da tabella:

Aumento IVAaliquota IVA ordinariaaliquota IVA ridotta
anno 2018rimane al 22%rimane al 10%
anno 2019rimane al 22%rimane al 10%
anno 2020aumenta al 25,2%aumenta al 13%
anno 2021aumenta al 26,5%rimane al 13%

 

In Italia quali sono i prodotti tassati con l'IVA ordinaria?

I prodotti tassati con l'aumento IVA ordinaria al 25,2% dal 2020, sono:

  • i piatti pronti alimentari;

  • acqua minerale e bevande alcoliche e analcoliche;

  • tabacchi;

  • abbigliamento e scarpe;

  • biancheria;

  • servizi per la persona come il parrucchiere o l'estetista;

  • gioielli e orologi.

Inoltre, potrebbero aumentare prodotti per gli animali e veterinaria, servizi di telefonia, apparecchi elettronici come cellulari, tablet, pc abbonamenti palestre e sport in generale, divertimento e per l'acquisto di auto, moto, motorini e biciclette compresi gli accessori e i pezzi di ricambio.

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