crescita, profittabilità e solidità

Intesa Sanpaolo vola alto: utile +85% e dividendi raddoppiati

La prima banca italiana ha annunciato risultati record nei primi nove mesi del 2023, con utile netto a 6,1 miliardi e acconto dividendi a 14,40 centesimi

Intesa Sanpaolo vola alto: utile +85% e dividendi raddoppiati

Intesa Sanpaolo, una delle maggiori realtà bancarie italiane, ha annunciato i suoi risultati finanziari relativi ai primi nove mesi del 2023, mostrando una forte crescita della sua profittabilità e solidità. L’utile netto ha raggiunto i 6,1 miliardi di euro, con un incremento dell’85,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il terzo trimestre ha visto un raddoppio del risultato a 1,9 miliardi di euro, battendo le aspettative del mercato.

 

Ricavi in aumento e costi sotto controllo

I ricavi operativi sono saliti del 19% a 18,8 miliardi di euro, grazie soprattutto alla performance degli interessi netti, che sono saliti a 10,65 miliardi di euro (+65,5%). Le commissioni nette sono state invece in lieve calo a 6,45 miliardi di euro (-3,7%).

I costi operativi sono rimasti sostanzialmente invariati a 7,9 miliardi di euro (+0,7%), portando il rapporto cost/income al 41,9%. Il patrimonio di vigilanza si è confermato solido, con un rapporto Cet 1 al 13,6%, dopo aver sottratto circa 4,3 miliardi di euro di dividendi maturati nei nove mesi e senza tenere conto dell’effetto positivo dell’utilizzo delle Dta per 120 punti base.

 

Obiettivi rivisti al rialzo e acconto dividendi raddoppiato

Intesa Sanpaolo ha anche rivisto al rialzo i suoi obiettivi per il futuro, prevedendo «un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti attesi pari a ben oltre 14 miliardi nel 2023 e in ulteriore crescita nel 2024 e nel 2025) e da un continuo focus sul cost management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita dell’utile netto a oltre 7,5 miliardi» nel 2023. In precedenza, la banca si aspettava un utile 2023 «ben oltre 7 miliardi», con interessi netti «oltre 13,5 miliardi». Per il 2024 e il 2025, inoltre, Intesa Sanpaolo prevede «una prospettiva di utile netto superiore a quello previsto per il 2023». La banca ha sottolineato che «l’attuazione del piano di impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo e le iniziative industriali chiave sono ben avviate».

Il consiglio di amministrazione ha deliberato la distribuzione di un acconto dividendi di 14,40 centesimi di euro per azione, per un totale di 2,63 miliardi di euro, a valere sui risultati del 2023. L’acconto dividendi per azione è pressoché raddoppiato nel 2023 rispetto al 2022, passando da 7,38 a 14,40 centesimi di euro, con un rendimento (dividend yield) del 5,7%.

 

Il commento del ceo Carlo Messina

Il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha commentato così i risultati: «I primi nove mesi del 2023 di Intesa Sanpaolo sono la dimostrazione della nostra capacità di proseguire nello sviluppo di una banca dalla profittabilità elevata e sostenibile, promotrice del più importante progetto per la coesione sociale nel Paese, impegnata nel disegnare le nuove strategie di leader europeo. Ne traggono e ne trarranno rilevante beneficio tutti gli stakeholders. Nei primi nove mesi dell’anno la crescita dei ricavi da interessi ha reso possibile un deciso aumento della redditività, di conseguenza i dividendi maturati sono pari a 4,3 miliardi di euro, dei quali 2,6 miliardi saranno pagati il 22 novembre come interim dividend. La nostra banca risulta la prima in Europa quanto a dividend yield; è da sottolineare che di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza».

 

Messina ha poi aggiunto: «La stima di utile netto 2023 si colloca oltre i 7,5 miliardi - le previsioni per il 2024 e 2025 sono di un utile netto superiore a quello del 2023. Le imposte dirette e indirette sostenute nei nove mesi sono pari a 4 miliardi di euro, ciò comporta un aumento di 1,1 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2022, con un incremento del beneficio apportato dai risultati di Intesa Sanpaolo al bilancio pubblico. Il credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel semestre sfiora i 30 miliardi di euro; le aziende da noi sostenute nel ritorno da temporanee difficoltà alla normale operatività sono 2.800 nei nove mesi, con beneficio nella salvaguardia dei posti di lavoro. Consapevoli del forte impatto causato dall’inflazione, abbiamo dato la possibilità di sospendere o rimodulare mutui e prestiti, concedendo erogazioni a tassi agevolati e permettendo rateizzazioni a tasso zero; la cifra stanziata a favore di imprese e famiglie è di 30 miliardi di euro. È pienamente operativa isybank, elemento qualificante del nostro Piano d’Impresa che ci colloca all’avanguardia in termini di offerta interamente digitale alla nostra clientela. I clienti passati da Intesa Sanpaolo a isybank sono circa 300.000, con un indice di soddisfazione assai elevato, così come è positiva l’adesione a isybank di oltre 50.000 clienti provenienti da altre banche. Negli anni la nostra Banca ha sviluppato un modello unico caratterizzato da: la consolidata forza commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese, uno sviluppo di rilievo delle attività del wealth management, un’offerta digitale tecnologicamente avanzata, la gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza».

 

Messina ha concluso: «Tutto ciò non solo ci consente di trarre benefici dal contesto attuale - ma garantirà resilienza e redditività negli scenari futuri. È per questo che Intesa Sanpaolo si colloca ai vertici del settore in Europa e ricopre un ruolo di rilevanza unica nel nostro Paese, a beneficio della crescita economica e di una società più inclusiva. Con la giornata organizzata a Brescia abbiamo voluto rappresentare il nostro ruolo di istituzione al servizio del Paese. Sostenere con 1,5 miliardi di euro l’impegno per il sociale entro il 2027 – in aggiunta al miliardo del periodo 2018 - 2021 – significa promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto; i mille professionisti della Banca coinvolti nei diversi progetti e le risorse investite ci posizionano a pieno titolo come la principale istituzione in Italia e ai vertici mondiali per impatto sociale; un obiettivo presente in maniera definita nel Piano di Impresa 2018-2021 e ulteriormente potenziato in quello in corso con 50 milioni di interventi entro il 2025. A garanzia di questo nostro impegno verso la comunità, che nasce dalla visione di chi ha plasmato il Gruppo, in particolare il Presidente emerito prof. Giovanni Bazoli, ho voluto dar vita a una nuova unità organizzativa dedicata al sociale, guidata da un manager di grande esperienza e competenza, il dott. Stefano Barrese, che riporterà direttamente a me».

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