i temi aperti

L’Italia e l’Europa: le sfide sul Pnrr, il Mes e il bilancio

Dopo il via libera della Commissione europea al nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza, il governo deve affrontare altre questioni cruciali con l’Ue

L’Italia e l’Europa: le sfide sul Pnrr, il Mes e il bilancio

L’Italia ha ottenuto il via libera della Commissione europea al nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma deve ancora affrontare altre questioni cruciali con l’Ue, come la riforma del Patto di stabilità, la ratifica delle modifiche al Mes e la revisione del bilancio pluriennale. Inoltre, c’è laquestione dei balneari.

 

Il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza

L’Italia ha ricevuto l'ok della Commissione europea al nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il piano prevede 145 misure nuove o aggiornate. L’Italia riceverà complessivamente 194,4 miliardi di euro se raggiungerà tutti gli obiettivi prefissati, tre miliardi in più rispetto al precedente. Per il governo Meloni, l’approvazione da parte di Bruxelles è un risultato importante nella negoziazione con l’Europa, che coinvolge anche altri due dossier rilevanti: le regole di bilancio europee, con il nuovo Patto di stabilità, e la firma dell’ultimo accordo sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità.

 

La riforma del Patto di stabilità

In merito al nuovo Patto di stabilità, la data da segnare in rosso è l’8 dicembre, quando si terrà l’Ecofin, preceduto il giorno prima dall’Eurogruppo e da una riunione serale dei ministri finanziari Ue che dovrebbe sbloccare il negoziato. In gioco ci sono i parametri numerici da applicare ai percorsi di rientro dal deficit e dal debito, ma anche la possibilità di valutare in modo più flessibile alcune categorie di spese per investimenti. Senza un compromesso, la questione passerà direttamente al Consiglio europeo di metà dicembre. È una corsa contro il tempo. Se un’intesa sulle nuove regole non sarà raggiunta, l’anno prossimo tornerà il meccanismo regolare della governance economica, le vecchie regole, e la clausola di salvaguardia finirà. L’Italia sta cercando alleati nella Ue. A partire dalla Germania, e dal recente Patto d’azione tra i due Paesi. La presidenza spagnola dell’Unione europea ha preparato una bozza di regolamento in vista di una riforma del Patto di stabilità. Tra le soluzioni, la possibilità di considerare con favore gli investimenti prioritari tra cui quelli nella difesa.

 

La ratifica delle modifiche al Mes

L’Unione europea chiede all’Italia di ratificare le modifiche al Mes (visto che siamo l'unico paese a non averlo ancora fatto). Come ha sottolineato il commissario Ue Paolo Gentiloni, tra i due dossier - nuovo patto di stabilità e Mes - «non c’é formalmente alcun legame», ma «in termini politici ognuno può fare le conclusioni che ritiene».

 

La revisione del bilancio pluriennale

Un altro tema aperto tra l’Italia e l’Europa è la revisione del bilancio pluriennale, che riguarda le risorse finanziarie dell’Ue per il periodo 2021-2027. Il bilancio pluriennale è stato approvato nel 2020, ma prevede una clausola di revisione entro la fine del 2023. L’Italia vorrebbe aumentare le risorse per le politiche di coesione, di innovazione e di transizione ecologica e digitale, ma dovrà confrontarsi con le posizioni di altri Paesi membri, in particolare quelli del Nord Europa, che sono più restii a incrementare la spesa europea.

 

La questione dei balneari

Infine, c’è il contenzioso sui balneari, che riguarda la concessione delle spiagge ai privati. La Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia, accusandola di violare le norme sulla concorrenza e sul mercato interno. L’Italia ha chiesto una deroga per prorogare le concessioni fino al 2034, ma Bruxelles ha respinto la richiesta. Il governo Meloni ha annunciato di voler difendere il settore balneare, che rappresenta una risorsa economica e turistica per il Paese, e di voler trovare una soluzione con l’Ue che tuteli gli interessi dei concessionari e dei consumatori.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA