56esimo giorno

Guerra a Gaza, tregua scaduta: tornano le bombe e le accuse reciproche

Tra Israele e Hamas sono ripresi duri combattimenti poco prima delle 6 del mattino e dopo il rilascio dell’ultimo scambio di ostaggi e prigionieri.

Guerra a Gaza, tregua scaduta: tornano le bombe e le accuse reciproche

Guerra a Gaza, la tregua è scaduta alle 6 del mattino (ora italiana) e i combattimenti sono ripresi. L'esercito israeliano sta infatti conducendo una serie di attacchi aerei contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza da questa mattina, ha dichiarato il portavoce dell'esercito. L'Idf afferma nello specifico che diversi razzi sono stati lanciati da Gaza intorno alle 6 del mattino. Solo qualche ora prima il "Wall Street Journal", citando fonti egiziane, aveva dato la notizia di un accordo, evidentemente poi sfumato, per un prolungamento del cessate il fuoco.

Nel frattempo però, sono proseguiti gli scambi di ostaggi e detenuti tra le due parti, sebbene l'ufficio del Primo Ministro israeliano abbia reso noto in un comunicato che Hamas "ha violato il quadro di riferimento (dell'accordo), non ha rispettato l'obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele". "In mezzo al ritorno ai combattimenti, sottolineiamo che il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra - liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e assicurare che Gaza non possa mai più minacciare il popolo di Israele". 

Intanto il segretario di Stato Usa Blinken ha incontrato i leader di Israele e Palestina, chiedendo una soluzione pacifica mentre il New York Times ha pubblicato una ricostruzione che mette in luce il fallimento dell’intelligence e dei vertici militari israeliani, che avevano informazioni sul piano di Hamas da oltre un anno.

 

Tregua violata, tornano le bombe e il fumo

La guerra tra Israele e Hamas, iniziata il 7 ottobre con un attacco senza precedenti del gruppo palestinese, è entrata nel suo 56esimo giorno senza una fine in vista. Dopo sei giorni di tregua, durante i quali sono stati liberati alcuni ostaggi e detenuti, le ostilità sono riprese con scambi di fuoco e bombardamenti. La situazione umanitaria a Gaza è drammatica, mentre la diplomazia internazionale cerca di mediare una soluzione duratura. 

Secondo fonti militari israeliane, almeno 15 razzi sono stati sparati da Gaza, di cui 12 intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Alcuni proiettili hanno colpito aree abitate, causando danni e feriti lievi. L’aviazione israeliana ha colpito una ventina di obiettivi di Hamas, tra cui postazioni militari, tunnel e depositi di armi. Non ci sono notizie di vittime tra i palestinesi.

 

Scambio di ostaggi e detenuti, liberi altri 8 israeliani e 30 palestinesi

Nonostante la ripresa delle ostilità, sono proseguiti gli scambi di ostaggi e detenuti tra Israele e Hamas, previsti dall’accordo mediato dall’Egitto e dal Qatar.

I 30 detenuti palestinesi, per la maggioranza minori e donne, sono stati rilasciati nella notte tra giovedì e venerdì in conformità con l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, poche ore prima della scadenza prevista della tregua, dopo il rilascio da parte di Hamas di otto ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza, ai quali si sono aggiunti due ostaggi franco-israeliani liberati mercoledì. 

 

Blinken incontra Abu Mazen e Netanyahu

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha proseguito la sua missione diplomatica in Medio Oriente, incontrando i leader di Israele e Palestina. A Ramallah, ha espresso il sostegno degli Stati Uniti alla causa palestinese e ha ribadito l’impegno per la fornitura di assistenza umanitaria a Gaza. Ha inoltre chiesto che i palestinesi non siano sfollati con la forza dalle loro case e ha riaffermato la soluzione dei due stati come unica via per la pace. A Tel Aviv, ha discusso con Netanyahu degli ultimi sviluppi della guerra e ha sottolineato la necessità di proteggere i civili e di evitare un’escalation del conflitto. Ha anche lodato il ruolo dell’Egitto e del Qatar nella mediazione e ha espresso la speranza che la tregua possa essere estesa e rispettata.

Blinken ha detto che gli Stati Uniti sono pronti a lavorare con le parti coinvolte e con la comunità internazionale per trovare una soluzione politica e duratura alla crisi. Ha anche annunciato che il presidente Joe Biden nominerà presto un inviato speciale per il Medio Oriente, che avrà il compito di coordinare gli sforzi diplomatici e di facilitare il dialogo tra Israele e Palestina.

 

Il New York Times: “Israele sapeva del piano di Hamas da oltre un anno”

Il New York Times ha pubblicato una lunga e dettagliata ricostruzione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha messo in luce il fallimento dell’intelligence e dei vertici militari israeliani, che avevano informazioni sul piano di Hamas da oltre un anno. Secondo il giornale, Hamas ha iniziato a preparare il suo attacco da Gaza anni fa, ma per tutto questo tempo l’analisi di Israele è stata errata. E per oltre un anno, l’intelligence militare aveva informazioni dettagliate sul piano del gruppo di sfondare il confine di Gaza in dozzine di punti e attaccare decine di comunità e postazioni dell’esercito.

Il giornale cita fonti della difesa che hanno dichiarato che “la maggior parte di queste informazioni sono state condivise con il servizio di sicurezza Shin Bet” e “la leadership politica aveva familiarità con almeno una parte di queste informazioni”. Ma Israele non si è adeguatamente preparato alla minaccia e non sembrava credere che il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, intendesse attuare il piano. Il giornale racconta anche come una sottufficiale dell’intelligence militare, due mesi prima dell’assalto, avesse avvertito che quello scenario da incubo poteva verificarsi davvero, ma fosse stata ignorata dai suoi superiori.

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