La nomina

Padre Paolo Benanti, un teologo alla guida della commissione AI

Già consigliere del Papa e membro dell’ONU, è il nuovo presidente della commissione per l’informazione e l’editoria sull’intelligenza artificiale.

Padre Paolo Benanti, un teologo alla guida della commissione AI

L’intelligenza artificiale (AI) è una delle sfide più importanti e complesse del nostro tempo, che richiede competenze tecniche, etiche e sociali. Per affrontarla, il governo italiano ha istituito una commissione di esperti che ha il compito di studiare e proporre soluzioni per regolamentare e valorizzare il settore dell’informazione e dell’editoria in relazione all’AI. A guidare questa commissione è stato nominato, (al posto di Amato dimessosi dopo quanto sostenuto, in conferenza stampa, dalla premier Meloni) padre Paolo Benanti, un teologo francescano che da anni si occupa di etica delle tecnologie e che ha una vasta esperienza internazionale. 

 

Un frate al servizio del Papa e dell’ONU

Padre Benanti, classe 1973, è un francescano del Terzo Ordine Regolare, ordinato sacerdote nel 2009. Si è laureato e ha conseguito il dottorato in teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana, dove attualmente insegna. La sua tesi di dottorato, intitolata “The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano”, ha vinto il Premio Belarmino - Vedovato ed è stata pubblicata in varie lingue. Padre Benanti è anche docente presso l’Istituto Teologico di Assisi e il Pontificio Collegio Leoniano ad Anagni. I suoi interessi di ricerca riguardano l’etica, la bioetica e l’etica delle tecnologie, con particolare attenzione all’impatto dell’innovazione su internet, le biotecnologie, le neuroscienze e le neurotecnologie.


Padre Benanti è noto anche per essere uno dei principali consiglieri di Papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica applicata alla tecnologia. Ha partecipato a diversi incontri e iniziative promossi dal Vaticano, tra cui il “Rinascimento Digitale” del 2016 e il “Call for Ethics” del 2019, in cui si sono confrontati i rappresentanti delle tre grandi religioni monoteiste e le grandi imprese della tecnologia. In queste occasioni, padre Benanti ha sottolineato il ruolo dell’umano in un mondo sempre più automatizzato e la necessità di una regolazione etica e sociale dell’AI. Padre Benanti è anche membro corrispondente della Pontificia accademia per la vita, con un mandato specifico per il mondo delle intelligenze artificiali.

 

Padre Benanti ha anche una rilevante esperienza internazionale nel campo dell’AI. Nel 2013 si è trasferito a Washington, dove ha studiato per due anni all’Istituto di Etica dell’Università di Georgetown. Nel 2018 è stato selezionato dal Ministero dello sviluppo economico come uno dei trenta esperti nazionali incaricati di elaborare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale e la strategia nazionale in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain. Nel 2023 è stato nominato tra i 39 membri del New Artificial Intelligence Advisory Board delle Nazioni Unite, un organismo che ha il compito di fornire consulenza e orientamento sulle questioni etiche, legali e sociali legate all’AI. 

 

Il nuovo presidente della commissione AI per l’informazione

Il 6 gennaio 2024, padre Benanti ha ricevuto un nuovo e importante incarico: quello di presidente della commissione AI per l’informazione e l’editoria, istituita dal governo italiano con il decreto-legge n. 137 del 28 ottobre 2023. La commissione è composta da 15 membri, tra cui esperti di informatica, comunicazione, diritto, economia e sociologia, e ha il compito di analizzare e valutare le opportunità e i rischi derivanti dall’uso dell’AI nel settore dell’informazione e dell’editoria, nonché di formulare proposte e raccomandazioni per garantire la qualità, la trasparenza, la pluralità e la libertà dell’informazione, nel rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini e delle imprese.

 

Padre Benanti succede a Giuliano Amato, presidente emerito della Corte Costituzionale, che ha rassegnato le dimissioni il giorno stesso della nomina di Benanti. Amato aveva presieduto la commissione dal suo insediamento, avvenuto il 18 novembre 2023, e aveva avviato i lavori con una serie di audizioni e consultazioni con le parti interessate. La nomina di padre Benanti è stata annunciata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, che ha espresso la sua stima e il suo apprezzamento per il nuovo presidente. “In questi mesi di lavoro - ha dichiarato Barachini - ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio. Per questo sono onorato che abbia accettato l’incarico. Torniamo a lavoro dopo le feste natalizie con fiducia e con il desiderio di giungere presto ad una prima relazione da presentare alla premier Giorgia Meloni e al collega Alessio Butti”.

 

Padre Benanti ha ringraziato il sottosegretario e il presidente Amato per la fiducia e il lavoro svolto, e ha dichiarato di accettare l’incarico con senso di responsabilità e spirito di servizio. Ha inoltre sottolineato l’importanza e l’urgenza di affrontare il tema dell’AI nel settore dell’informazione e dell’editoria, che riguarda la democrazia, la cultura e la convivenza civile del nostro paese. “L’intelligenza artificiale - ha detto padre Benanti - è una realtà che ci interpella come esseri umani, come cittadini e come credenti. Dobbiamo essere consapevoli delle sue potenzialità e dei suoi limiti, delle sue opportunità e dei suoi pericoli, e dobbiamo essere capaci di governarla con saggezza e discernimento, nel rispetto della dignità umana e del bene comune”.

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