elezioni 6-9 giugno 2024

Salvini annuncia la rinuncia alle europee e punta su Vannacci

Il ministro esclude una sua candidatura e lancia il nome del generale vittima della “sinistra radical chic”. Sfida aperta con FdI in Sardegna e in Veneto

Salvini annuncia la rinuncia alle europee e punta su Vannacci

Matteo Salvini non si candiderà alle elezioni europee del 6-9 giugno. Lo annuncia a sorpresa il ministro delle Infrastrutture, che esclude di voler lasciare il suo ruolo per correre a Bruxelles. “Non mi interessa cosa faranno gli altri leader, io resto a fare il ministro”, dice Salvini, che aggiunge: “Il mio obiettivo è raggiungere i 5 Stelle”. Il vice premier leghista, però, non rinuncia a indicare un nome per la sua lista: quello del generale Vannacci, che definisce “un’altra vittima della sinistra radical chic”. Il generale, da Udine, si dice lusingato dalla proposta, ma precisa che dovrà pensarci “a mente fredda”, mantenendo per ora il suo ruolo di soldato.

 

Salvini attacca la magistratura e propone la pace fiscale

Salvini approfitta della trasmissione ‘Quarta Repubblica’ per lanciare una bordata contro la magistratura, che accusa di essere politicizzata e di voler cambiare il risultato delle urne. “Dagli anni Novanta, da Craxi a Berlusconi a Renzi, mi sembra evidente che ci sia una parte di magistrati che cerca di intervenire sulla politica”, afferma il ministro, che invoca una riforma della giustizia “urgente, non per Salvini, ma per tanti italiani che sono davanti alla televisione”. Salvini ammette anche di aver sbagliato a non portare avanti la pace fiscale, e propone un “saldo e stralcio totale, globale, generale e definitivo” di tutte le pendenze con l’Agenzia delle entrate. Infine, torna a sostenere il progetto del ponte sullo Stretto, che promette di creare “minimo 40mila posti di lavoro” e di portare “un valore aggiunto di 15 miliardi di euro”.

 

Salvini conferma Solinas in Sardegna e difende Zaia in Veneto

Salvini parla anche della sua situazione processuale, in vista dell’udienza di venerdì a Palermo sulla vicenda Open Arms, in cui è accusato di sequestro di persona per aver impedito lo sbarco dei migranti. “Vado lì serenamente, perché ho fatto il mio dovere di cittadino italiano prima ancora che da ministro”, dice Salvini, che ribadisce la sua linea dura sull’immigrazione.

Il ministro si occupa anche delle candidature per le regionali, che vedono uno scontro aperto con Fratelli d’Italia, il partito della premier Meloni. In Sardegna, Salvini chiede la ricandidatura di Christian Solinas, il governatore leghista uscente, mentre Fratelli d’Italia spinge per il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. In Veneto, invece, Salvini difende il presidente Luca Zaia, che la premier vorrebbe sostituire con il suo fedelissimo De Carlo.

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