la resistenza agricola

Trattori in rivolta: la protesta degli agricoltori tra Sanremo e Roma

Gli agricoltori chiedono di salire sul palco del Festival per esporre le loro ragioni. Sempre stasera, trattori in marcia sul Grande Raccordo Anulare

Trattori in rivolta: la protesta degli agricoltori tra Sanremo e Roma

La situazione degli agricoltori italiani è sempre più critica. Tra i bassi prezzi dei prodotti, le tasse, la burocrazia e la concorrenza sleale, il settore agricolo è in ginocchio. Per far sentire la loro voce, gli agricoltori hanno scelto due palcoscenici diversi ma altrettanto simbolici: il Festival di Sanremo e la Capitale. E proprio a Roma, è stato confermato un corteo di trattori sul Gra, Grande Raccordo Anulare. Ad affermarlo Roberto Rosati uno dei portavoce degli agricoltori abruzzesi che ha aderito a Riscatto Agricolo, al presidio dei trattori su via Nomentana a Roma.

 

La richiesta di salire sul palco dell'Ariston

A Sanremo, il movimento "Riscatto agricolo" ha organizzato un presidio con decine di trattori davanti al Teatro Ariston, sede del Festival della canzone italiana. Gli agricoltori chiedono di poter salire sul palco per esprimere le loro istanze e le loro proposte al pubblico televisivo e ai politici presenti. Non si accontentano del solo messaggio letto dal conduttore Amadeus, che ha espresso solidarietà alla categoria.

"Se non potremo salire sul palco dell'Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria, che già si stanno organizzando per raggiungere Sanremo entro sabato mattina" ha dichiarato il portavoce del movimento in una nota. "Fino ad oggi abbiamo dimostrato un alto senso di responsabilità, che però non è stato ripagato, in quanto nessuno ha provveduto a contattarci sinora" ha aggiunto.

Il movimento ha rinnovato la richiesta di contatto urgente con la Direzione della Rai, nonché con il direttore artistico e conduttore Amadeus, di un incontro per spiegare meglio i motivi della loro azione, delle loro proposte e delle loro rivendicazioni. "Non accettiamo le ultime informazioni avute tramite i media sulla volontà della Rai di far leggere un messaggio al conduttore Amadeus sul palco di Sanremo" ha sottolineato il movimento. "Far salire sul palco una delegazione di agricoltori riteniamo sia l'unica soluzione accettabile per dare il giusto significato alla grave crisi che l'agricoltura sta vivendo, viste le accorate manifestazioni che da settimane stanno colpendo l'Europa intera e l'Italia, da nord a sud" ha concluso.

 

A Roma il corteo dei trattori sul GRA

A Roma, invece, la protesta degli agricoltori è stata ridimensionata rispetto alle aspettative. Non ci sarà oggi la grande manifestazione inizialmente prevista a Piazza San Giovanni, con centinaia di trattori provenienti da tutta Italia. Al suo posto, stasera 9 febbraio, una marcia sul Grande Raccordo Anulare.

"Confermiamo che stasera ci sarà il corteo dei trattori sul Raccordo anulare”, dice Roberto Rosati uno dei portavoce degli agricoltori abruzzesi che ha aderito a Riscatto Agricolo, al presidio dei trattori su via Nomentana a Roma.

"Solo l'orario è da stabilire. Dovrebbe essere intorno alle 21", ha aggiunto. 

 

"Si ritiene di portare solo una delegazione di 10 trattori a San Giovanni, a simbolo della protesta" comunicava il movimento nel pomeriggio di ieri, motivando la decisione con il non voler "incrinare ulteriormente il grande appoggio sino ad oggi avuto da tutti i cittadini che già da molti giorni stanno sostenendo e incitando la resistenza degli agricoltori, nonostante i tanti disagi nelle strade italiane". "Il nostro obiettivo non è la manifestazione ma che vengano affrontati con serietà i nostri punti". 

 

L'annuncio di rinunciare al sit-in di piazza San Giovanni era arrivato qualche ora dopo "l'ultimatum" dato al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida per fissare un faccia a faccia. "Se non risponderà entro sabato alle 12, i nostri trattori andranno liberi per la città" ha detto Andrea Papa, uno dei leader del movimento nato poche settimane fa e che da giorni ha creato un punto di raccolta dei mezzi sulla Nomentana.

 

Gli agricoltori vogliono portare all'attenzione del governo e dell'opposizione le loro richieste, tra cui la riduzione delle tasse, la semplificazione delle norme, il sostegno al reddito, la tutela del made in Italy, la lotta al caporalato e la valorizzazione delle filiere. Sperano di trovare ascolto e risposte concrete, altrimenti minacciano di intensificare le proteste.

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