le nuove misure

Taglio dell’Irpef agli agricoltori, la maggioranza si accorda

La protesta dei trattori si attenua, ma non si ferma. Il ministro Urso chiede un cambio di rotta all’Ue sulla politica industriale. Le ultime novità

Taglio dell’Irpef agli agricoltori, la maggioranza si accorda

Dopo giorni di tensione, la maggioranza trova un punto di incontro sul taglio dell'Irpef per gli agricoltori. Il governo ha deciso di eliminare l'imposta per i redditi fino a 10mila euro e di ridurla del 50% per quelli tra 10mila e 15mila euro. Una misura che intende sostenere il reddito e la competitività del settore agricolo, messo in crisi dalla pandemia e dalle politiche europee.

La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua soddisfazione per l'intesa raggiunta, sottolineando la compattezza della maggioranza, pur con le sue sfumature. Ha inoltre rivolto un appello agli agricoltori, invitandoli a votare alle Europee per cambiare la transizione ecologica, che ha definito "ideologica". Anche la Lega ha rivendicato il merito dell'accordo, affermando di aver ascoltato le richieste dei lavoratori della terra.

 

La protesta dei trattori si attenua, ma non si ferma

Sul fronte della protesta, il gruppo Riscatto agricolo ha accolto positivamente la novità, dichiarandosi pronto a sospendere le mobilitazioni. Tuttavia, l'ala più dura del movimento ha confermato la manifestazione prevista per giovedì al Circo Massimo, a cui parteciperanno 20mila persone e mezzi agricoli. Il motivo è che l'emendamento al Milleproroghe non basta a risolvere i problemi del settore, come ha sostenuto anche il leader di Azione Carlo Calenda.

Il ministro dell'agricoltura Lollobrigida ha cercato di tranquillizzare gli agricoltori, annunciando che insieme ai colleghi Giorgetti e Leo sta lavorando a una proposta ulteriore che garantisca gli imprenditori agricoli. Ha ribadito che il governo ha come priorità il sostegno al reddito dei più deboli e la riduzione dei costi di produzione, in un'ottica di equità. Ha anche auspicato che tutti i parlamentari, a prescindere dalla loro appartenenza, abbiano a cuore il sistema agricolo.

Nel frattempo, a Roma si è svolto il corteo di trattori nel cuore della capitale, fino al Colosseo, per protestare contro la crisi del settore agricolo. Gli agricoltori hanno anche incontrato il sottosegretario al Masaf, senatore La Pietra, che ha dichiarato che le porte del ministero sono e saranno aperte a tutti, sindacati, imprese, organizzazioni, compreso il caso di Riscatto agricolo, che come il governo tiene al futuro dell'agricoltura. La Pietra ha espresso la sua fiducia nel dialogo e nella collaborazione tra le parti, per difendere il settore agricolo e il futuro del paese.

 

Il ministro Urso chiede un cambio di rotta all’Ue sulla politica industriale

Un altro tema caldo è quello della politica industriale europea, che secondo il ministro per le imprese e del Made in Italy Urso va cambiata radicalmente. Urso ha dichiarato che l'Europa deve tornare ad essere una grande potenza industriale, modificando la politica agricola come l'Italia ha indicato dall'inizio della legislatura. Ha avvertito che se non si cambia rotta, si rischia di vedere in piazza non solo i trattori e gli agricoltori, ma anche gli operai e gli imprenditori europei, vittime della concorrenza sleale. Urso ha annunciato che l'8 aprile si terrà a Berlino una riunione tra i ministri dell'industria di Germania, Francia e Italia, per discutere della tecnologia green e della tecnologia digitale, e per indicare alla commissione europea la strada da seguire per garantire la capacità produttiva dell'Europa.

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