il testo domani in Aula

Milleproroghe 2024: medici, no vax, terzo settore e Irpef agricola

Il Dl che contiene diverse misure urgenti è in discussione alla Camera dopo una lunga seduta notturna. Il M5s si dissocia e protestano gli agricoltori

Milleproroghe 2024: medici, no vax, terzo settore e Irpef agricola

Il decreto Milleproroghe 2024, che contiene una serie di disposizioni urgenti su vari temi, è al vaglio delle commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali della Camera, dopo una maratona notturna che non ha esaurito l’esame degli emendamenti. Tra le novità più rilevanti, lo scudo penale per i medici per tutto il 2024, la proroga di sei mesi delle semplificazioni fiscali per il terzo settore e il taglio dell’Irpef agricola per due anni. Il testo dovrebbe arrivare in aula domani, giovedì 15 febbraio, con la richiesta del voto di fiducia, visto che il provvedimento deve passare anche al Senato entro il 28 febbraio.

 

La seduta notturna e il M5s

Le commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno lavorato fino alle 4 del mattino per esaminare gli emendamenti al decreto Milleproroghe, ma non sono riuscite a concludere. Le commissioni sono state quindi riconvocate per le 12:30, quando sono previste le ultime votazioni e l’approvazione del mandato ai relatori. Il testo dovrebbe essere discusso in aula domani, con la richiesta del voto di fiducia da parte del governo, per poi passare al Senato, dove dovrà essere approvato entro il 28 febbraio, data di scadenza del decreto.

Nel corso della seduta notturna, i Cinque stelle hanno abbandonato i lavori delle commissioni. «Lasciamo i lavori della commissione, non saremo complici», hanno spiegato i deputati del Movimento alla ripresa di una seduta in cui non sono mancate tensioni.

 

Milleproroghe 2024, lo scudo penale per i medici

I medici continueranno ad essere tutelati dalla norma (introdotta nel periodo di emergenza Covid) che esclude la responsabilità penale per i fatti commessi nell’esercizio della professione, salvo il caso di dolo o colpa grave. Questa norma, introdotta nel 2020, sarà estesa per tutto il 2024, secondo la riformulazione di alcuni emendamenti approvati dalle commissioni. Si tratta di uno scudo penale che mira a garantire la sicurezza e la serenità degli operatori sanitari, spesso costretti a lavorare in condizioni difficili e con mezzi insufficienti.

 

Proroga per il terzo settore

Le organizzazioni del terzo settore, come le associazioni di volontariato, le cooperative sociali e le onlus, potranno beneficiare ancora per sei mesi delle agevolazioni e delle semplificazioni fiscali previste dalla riforma del 2017, che altrimenti sarebbero scadute il primo luglio. Questo è quanto stabilisce un emendamento sostenuto da tutti i gruppi parlamentari e approvato all’unanimità dalle commissioni, con il parere favorevole di governo e relatori. Si tratta di una misura di sostegno a un settore che svolge un ruolo fondamentale nella coesione sociale e nella solidarietà, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale.

 

Irpef agricola più bassa

Gli agricoltori avranno un sollievo fiscale per i prossimi due anni, grazie a un emendamento che prevede l’esenzione totale dell’Irpef per i redditi fino a diecimila euro e una riduzione del 50% per quelli tra i diecimila e i quindicimila euro. La misura, che sarà inserita nel decreto Milleproroghe, ha un costo di circa 220 milioni per il 2025 e di poco più di 130 milioni per il 2026, coperti dal fondo per l’attuazione della delega fiscale. L’emendamento, depositato dal governo, non ha però placato le proteste degli agricoltori, che hanno portato i loro trattori a Roma per chiedere maggiori aiuti e riforme strutturali.

 

Multe no vax

La sospensione delle multe per chi ha violato l'obbligo di vaccinazione per il Covid, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. Il nuovo slittamento è previsto da un emendamento al decreto Milleproroghe, presentato Alberto Bagnai (Lega) e approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. L'emendamento è passato per 8 voti. Non ha partecipato al voto il capogruppo di FI in commissione Affari costituzionali Paolo Emilio Russo. 

 

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