Le indagini e le ipotesi di reato

Crollo a Firenze, Calderone: “Sicurezza sul lavoro s’insegna a scuola”

Il cedimento nel supermercato in costruzione ha causato la morte di cinque operai e il ferimento di altri tre. Il ministro del Lavoro: subito nuove norme

Crollo a Firenze, Calderone: “Sicurezza sul lavoro s’insegna a scuola”

Firenze è stata scossa da una tragedia che ha colpito il mondo del lavoro: il crollo di una struttura in costruzione ha provocato la morte di cinque operai e il ferimento di altri tre. Tra le vittime, quattro erano di origine magrebina e uno era italiano. Le indagini sono in corso per accertare le cause del cedimento e le eventuali responsabilità. Il ministro del Lavoro Elvira Calderone ha visitato il luogo del disastro e ha annunciato l’intenzione di introdurre nuove norme e più ispettori per garantire la sicurezza sul lavoro. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha espresso il suo dolore e la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e ha dichiarato che il Comune si costituirà parte civile nel processo.

 

Il bilancio della tragedia

Il crollo è avvenuto il 16 febbraio nel supermercato in costruzione a Firenze. Il cedimento ha coinvolto i solai del primo e del secondo piano, trascinando con sé gli operai che vi lavoravano e un autotrasportatore che si trovava nel parcheggio sottostante. I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente per cercare di soccorrere i feriti e recuperare i corpi sotto le macerie. Dopo ore di ricerche, sono state estratte quattro salme: quella dell’autotrasportatore, originario di Bari, e quelle di tre operai magrebini. Un quinto operaio, è ancora disperso e le sue speranze di sopravvivenza sono minime. Tre feriti sono stati trasportati in ospedale e hanno riportato fratture e traumi, ma non sono in pericolo di vita.

 

Le indagini e le ipotesi di reato

La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per omicidio plurimo colposo e ha sequestrato il cantiere per effettuare i rilievi tecnici. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica del crollo e di verificare se ci sono state violazioni delle norme sulla sicurezza e sulle condizioni di lavoro. Tra gli elementi da chiarire, ci sono la regolarità dei documenti dei lavoratori stranieri, la qualità dei materiali usati per la costruzione e il ruolo delle ditte appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nel progetto. Secondo alcune testimonianze, il crollo sarebbe stato causato da un sovraccarico di materiali sul secondo piano, ma questa ipotesi dovrà essere confermata dalle perizie.

Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha avanzato l’ipotesi che una trave non sia stata costruita o montata correttamente. Gli inquirenti hanno autorizzato l’ingresso di una seconda gru nel cantiere, che resta sequestrato. E’ stato anche imposto il divieto di sorvolo, a 300 piedi di altezza, per impedire la presenza di droni in una zona delicata per le implicazioni giudiziarie.

Il cantiere rimane molto instabile e le operazioni di ricerca del disperso e di rimozione dei materiali sono difficili e lente. Un cane delle Usar, le unità specializzate nel soccorso tra le macerie, ha indicato il punto dove potrebbe trovarsi l’ultima vittima, incoraggiando i soccorritori a seguirlo. I responsabili di Attività Edilizie Pavesi (Aep), la società appaltatrice dei lavori, hanno dichiarato di essere “sopraffatti dallo stupore e dal cordoglio” e di essere “a completa disposizione delle autorità”.

 

Le reazioni delle istituzioni e della società civile

La tragedia di Firenze ha suscitato grande commozione e indignazione tra le istituzioni e la società civile. Il ministro del Lavoro Elvira Calderone ha fatto visita al cantiere e ha espresso il suo cordoglio e la sua solidarietà alle famiglie delle vittime. Ha inoltre annunciato che porterà in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme ad hoc per rafforzare la sicurezza sul lavoro e aumentare il numero degli ispettori. Ha anche sottolineato l’importanza di educare i giovani al rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori, rendendo la sicurezza sul lavoro una materia obbligatoria nelle scuole.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha dichiarato che il Comune si costituirà parte civile nel processo e che userà tutti gli strumenti legali a sua disposizione per sostenere le vittime e i loro familiari. Ha anche organizzato un minuto di silenzio in Piazza della Signoria, al quale hanno partecipato il presidente della Toscana Eugenio Giani, l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e numerosi rappresentanti della politica e dei sindacati. Nella cittadinanza si è diffusa una forte solidarietà verso le vittime, soprattutto quelle straniere, che vivevano in condizioni di precarietà e di emarginazione.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso la sua tristezza per la tragedia e ha affermato che la sicurezza sul lavoro è un tema da affrontare in ogni direzione e che bisogna accertare e appurare se ci sia stato un legame con i subappalti. 

 

Le condoglianze di Meloni e del Papa

A esprimere il proprio cordoglio per la tragedia di Firenze sono stati anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Papa Francesco. Meloni ha definito il crollo “un fatto gravissimo e inaccettabile” e ha assicurato il suo sostegno alle famiglie delle vittime e alle autorità locali. Il Papa ha inviato un telegramma, firmato dal cardinale Pietro Parolin, all’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, in cui ha manifestato il suo “dolore” e la sua “vicinanza” alla città toscana e ha ribadito la sua richiesta di “sicurezza sui luoghi di lavoro”. Lo stesso Betori, durante il minuto di silenzio in Piazza della Signoria, ha denunciato “la linea legislativa liberalizzante dell’Europa che ha eliminato ogni controllo sui subappalti senza più nessuna capacità di regolamentare questo sistema” di cantieri e opere.

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