i dati sulla partecipazione al voto

Elezioni in Sardegna 2024, cala l’affluenza, sale l’incertezza

Oggi lo spoglio delle schede e le prime proiezioni su chi sarà il nuovo governatore della Regione, a vincere per il momento è l’astensione con il 52,4%

Elezioni in Sardegna 2024, cala l’affluenza, sale l’incertezza

La Sardegna ha scelto ieri il suo futuro politico, ma dovrà aspettare ancora qualche ora per conoscere il nome del nuovo presidente della Regione. I quattro candidati in corsa - Paolo Truzzu per il centrodestra, Alessandra Todde per M5S e Pd, Progressisti, Alleanza Verdi Sinistra e Demos, Renato Soru per la Coalizione sarda sostenuta da Italia Viva, Azione, +Europa e Rifondazione comunista e Lucia Chessa per Sardigna R-esiste - hanno votato nei loro seggi, invitando i cittadini a esprimere la loro preferenza in una giornata cruciale per l'Isola.

 

Affluenza in discesa, nonostante il rialzo pomeridiano

Il primo dato che emerge dalle urne è la bassa partecipazione al voto, che conferma e accentua la tendenza alla disaffezione degli elettori sardi. Nonostante un lieve rialzo registrato alle 19 (+0,8%), il dato definitivo alle 22 segna un -1,5% rispetto al 2019, con il 52,4% degli aventi diritto che si sono recati ai seggi, contro il 53,09% di cinque anni fa. L'unica provincia a registrare un'alta affluenza è stata quella di Nuoro, dove ha votato il 56% degli elettori, forse spinti dalla presenza di una candidata locale, Alessandra Todde, che punta a vincere con il sostegno di Pd e M5s.

 

Nessun exit poll, attesa per le proiezioni

L'esito delle elezioni è ancora incerto, e potrebbe riservare delle sorprese. A differenza del 2019, quest'anno non ci sono stati gli exit poll, che in genere danno un'indicazione preliminare del vincitore. Cinque anni fa, però, gli exit poll si rivelarono fuorvianti, indicando un testa a testa tra Solinas e Zedda, mentre il giorno dopo il risultato fu ben diverso. Il fallimento dei sondaggisti fu talmente clamoroso da suscitare le proteste dei vertici Rai, che aveva commissionato gli exit, e le scuse degli istituti demoscopici. Quest'anno, quindi, bisognerà attendere le prime proiezioni, che dovrebbero arrivare nel pomeriggio, ma con la dovuta prudenza.

 

Spoglio lento, proclamazione ritardata

Un altro fattore che potrebbe allungare i tempi per conoscere il nome del nuovo presidente della Regione è lo spoglio delle schede, iniziato oggi alle 7. Nel 2019, lo spoglio fu molto lento e problematico, tanto che ci vollero quasi quattro settimane per la proclamazione ufficiale dei sessanta consiglieri regionali e del governatore. Il motivo fu la difficoltà di molti seggi elettorali di completare lo spoglio nei tempi previsti dalla legge, con la conseguenza che le urne dovettero essere sigillate nuovamente e trasferite negli uffici elettorali circoscrizionali per il conteggio delle schede e la trasmissione dei verbali alla Corte d'appello di Cagliari. I quattro candidati alla presidenza dovranno quindi armarsi di pazienza e nervi saldi durante il lungo lunedì che decreterà il vincitore.

 

I candidati al voto, tra appelli e bilanci

I quattro candidati alla presidenza della Regione hanno votato ieri nei loro seggi, accompagnati dai loro sostenitori e familiari. La prima a esprimere la sua preferenza è stata Lucia Chessa, la candidata di Sardigna R-esiste, che ha votato ad Austis, nel Nuorese. Chessa ha dichiarato di voler continuare il suo impegno politico anche dopo le elezioni, e di voler controllare da vicino l'operato di chi governerà l'Isola. Poi è stato il turno di Paolo Truzzu, il candidato del centrodestra, che ha votato a Cagliari. Truzzu ha detto di essere fiducioso sul risultato, e di volersi dedicare alla partita del Cagliari contro il Napoli dopo il voto. Renato Soru, il candidato della Coalizione sarda, ha votato sempre a Cagliari, insieme alla moglie. Soru ha fatto un bilancio positivo della sua campagna elettorale, e ha sottolineato l'importanza della partecipazione e della democrazia. Infine, Alessandra Todde, la candidata del centrosinistra, ha votato a Nuoro, la sua città natale. Todde ha lanciato il suo ultimo appello agli elettori, invitandoli a votare per il cambiamento e per il bene della Sardegna.

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